Motori fermi e cuore in silenzio: Ride Out 2.0 si inchina al ricordo del centauro triestino scomparso (VIDEO)

Motori fermi e cuore in silenzio: Ride Out 2.0 si inchina al ricordo del centauro triestino scomparso (VIDEO)

Non solo passione per i motori, ma anche commozione e profondo rispetto. Il secondo appuntamento con Ride Out 2.0 ha portato oggi, domenica 1 giugno 2025, a Trieste centinaia di motociclisti da tutta la regione, uniti dal rombo delle due ruote e dal desiderio di condividere un’esperienza di comunità. Eppure, nell’aria si è fatta largo un’emozione più forte del rumore dei motori: un silenzio assoluto, carico di significato, ha attraversato il raduno in memoria di Matteo Millo, giovane centauro di 20 anni tragicamente scomparso in un incidente stradale avvenuto pochi giorni fa in Strada del Friuli.

L’evento si è svolto nella pomeriggio di domenica 2 giugno 2025, all’interno dell’area dell’ex Punto Franco Vecchio, sotto un cielo limpido e soleggiato. La manifestazione, organizzata dal gruppo Official Gatherings con il patrocinio della comunità motociclistica locale, si è aperta con un momento di raccoglimento che ha coinvolto tutti i presenti.

Un minuto di silenzio che ha unito una comunità

La folla si è disposta in cerchio, come mostra la foto simbolica dell’evento, e alle 15.00 circa in punto tutti i motori si sono spenti. Le mani si sono fermate, le voci si sono zittite. Solo il suono del vento e il sole alto a illuminare i caschi poggiati a terra. Un gesto collettivo potente, per ricordare il ragazzo deceduto dopo il violento schianto in auto mentre era alla guida della sua moto..

Il momento ha commosso anche molti passanti e familiari che si trovavano sul posto: il Ride Out 2.0 ha saputo trasformarsi in un tributo silenzioso alla fragilità della vita, dimostrando che il mondo delle due ruote non è solo velocità, ma anche solidarietà, memoria e coscienza civile.

Il rombo che unisce e fa riflettere

Terminato il minuto di silenzio, la giornata è proseguita con iniziative dedicate alla sicurezza stradale, esposizioni di moto personalizzate e momenti di socialità. Ma in molti, anche dopo la ripartenza, hanno portato con sé l’immagine di quel cerchio perfetto di biker raccolti nel silenzio. Un messaggio che vale più di mille parole.

Gli organizzatori, nel ringraziare i partecipanti, hanno già annunciato l’intenzione di proseguire con eventi a tema, sempre più improntati al rispetto delle regole e alla consapevolezza su strada, senza rinunciare allo spirito libero e alla fratellanza tra motociclisti.

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