Mare Nordest, spettacolare prospezione subacquea del Molo Audace con 30 sub (FOTO)

Mare Nordest si è conclusa domenica con la prospezione subacquea del Molo Audace che prevede l'immersione di una trentina di sub e l'ultizzo di un drone per le riprese subacquee.
 
In collaborazione con l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, ASI Sub e i volontari di diverse associazioni e circoli subacquei domenica 12 settembre alle 10 sul Molo Audace sarà eseguita una prospezione subacquea dell’area prospiciente il Molo, al fine di consentire la rilevazione e l'aggiornamento della situazione esistente con un intento di carattere didattico e sportivo. L’attività e “La Storia del Molo Audace” sono state presentate ieri nel corso di un simposio da Enrico Torlo (presidente CST Circolo Sommozzatori Trieste) e dal geologo Paolo Marsich del CST Circolo Sommozzatori Trieste.
 
Torlo ha offerto dei brevi cenni storici sul molo Audace condendoli con qualche curiosità sulla modifica negli anni della morfologia e dimensione del Molo, la tipologia della sua costruzione fuori e dentro il mare (dimensioni, forma degli elementi accessori come scalette metalliche, scale, accessori per gli approdi, bitte, bitta storica della testa del molo, rosa dei venti) e batimetria e strisciata fotografica della linea di battigia. Torolo ha quindi ricordato l'esperienza della prospezione in Diga vecchia del 2015, riferendo delle metodologie usate e da riproporre e le criticità ipotizzabili dei manufatti e descritto infine come verrà svolto domenica il rilievo, utilizzando la tecnologia del drone subacqueo.
 
Il Molo Audace appartiene alla storia costitutiva della città di Trieste: nel 1740 nel porto, vicino alla riva, il vascello San Carlo affondò con tutte le attrezzature e invece di rimuovere il relitto, l'allora governo asburgico decise di utilizzarlo come base per la costruzione di un nuovo molo, che venne costruito tra il 1743 ed il 1751 e fu intitolato appunto al San Carlo. Alla fine della prima guerra mondiale, il 3 novembre del 1918, alle ore 16:30, il cacciatorpediniere Audace apparve all'orizzonte e attraccò al molo San Carlo. Fu la prima nave della Marina Italiana ad entrare nel porto della città di Trieste, abbandonata dal governatore austro-ungarico già da due giorni. In ricordo di questo avvenimento, nel marzo 192, venne cambiato nome al molo, chiamandolo appunto Molo Audace.
 
Come ulteriore messaggio di attenzione verso il mondo marino, sabato 18 settembre alle 10 nello spazio acqueo prospiciente la Società nautica e di pesca sportiva Sacheta, è prevista, a corollario e completamento della manifestazione l'ormai tradizionale "Pulizia dei Fondali" con la realizzazione della VI edizione dell’Operazione “Clean Water”, coordinate dal Clean Water Project Manager Paolo Melis e affiancata da dimostrazioni di salvataggio in mare con l'ausilio di unità cinofile dei Cani Salvataggio Trieste.