KOR: La mostra dedicata agli sguardi dei giovani rifugiati sulla lunga rotta verso una nuova casa

KOR: La mostra dedicata agli sguardi dei giovani rifugiati sulla lunga rotta verso una nuova casa
Si inaugura sabato 1 febbraio alle ore 19 presso la sala espositiva Tivarnella a Trieste in via Tivarnella, 5
 
Con una serata di video, musica, interventi di ospiti, autori e protagonisti la mostra fotografica KOR, sguardi di ragazzi sulla rotta, 30 immagini frutto di laboratori partecipati da ospiti ed educatori dentro le comunità di accoglienza per Minori Stranieri Non Accompagnati di Trieste per iniziativa della cooperativa sociale Duemilauno Agenzia Sociale ed in collaborazione con il Comune di Trieste, il fondo nazionale Con i Bambini, l'associazione Tivarnella Art Consulting.
Le immagini sono state realizzate con i telefoni cellulari e scattate da un ragazzo all'altro, a partire dagli occhi, dallo sguardo.
La mostra sarà aperta gratuitamente, corredata da una colonna sonora di brani musicali delle loro culture abitualmente ascoltati dai ragazzi, dalle  alle  di ogni giorno feriale fino al 15 febbraio, per poi migrare in molte altre sedi della città e della regione. Saranno previsti eventi e laboratori intermedi aperti alle scuole triestine e a interessati, dei quali verrà data tempestiva comunicazione.
 

KOR. Sguardi di ragazzi sulla rotta

KOR significa CASA in lingua Pashtu, parlata in Afghanistan e in alcune zone del Pakistan.

Gli sguardi sono quelli degli adolescenti giunti a noi attraverso i lunghi viaggi della rotta

balcanica e sono diventati fotografie, che ognun ragazzo ha fatto all'altro, dentro e fuori

le comunità (case, appunto) che li accolgono. In un mondo che spesso nasconde i volti

dietro ai numeri, dove vengono spesi fiumi di parole per sottolineare come lo straniero

non sa e non vuole integrarsi nella nostra comunità, KOR invita a fermarsi, guardare e

riflettere. Questa mostra presenta immagini di occhi, sguardi, attimi quotidiani di minori

stranieri non accompagnati, catturando l'essenza di esperienze uniche, storie di

resilienza e desiderio di identità e di appartenenza. Ogni immagine racconta in silenzio,

rivelando emozioni profonde e lotte invisibili attraverso gli occhi, che sanno esprimere

ciò che le parole non possono: l'innocenza, l'infanzia perduta, la speranza di un futuro

migliore e la ricerca di un luogo sicuro, una comunità che loro chiamano CASA, dentro la

quale crescere e imparare. Invitiamo ogni visitatore a guardare oltre la superficie e a

riconoscere l'intensa umanità che si cela dietro questi volti, profili, corpi. Attraverso il

dialogo e la vicinanza possiamo costruire ponti di ascolto, comprensione e accoglienza.

Fatti catturare da ogni fotografia. Dietro ad ognuna di esse c'è più di una storia: cerca di

ascoltarla, cerca di viverla.

 

La tua casa non é dove sei nato. Casa é dove cessano tutti i tuoi tentativi di fuga.