Il successo del laboratorio dell' Associazione Museo Del Caffè
Un bel successo ha contrassegnato nei giorni scorsi il “colorato” appuntamento svoltosi all'Arcolab di via del Trionfo 1 (piazza Barbacan), promosso dall’Associazione Museo del Caffè di Trieste. Il sodalizio guidato da Gianni Pistrini, noto più di consueto per l’organizzazione di approfondite quanto interessanti conferenze esplicative su tutti gli aspetti di quel “prezioso chicco” che rappresenta ormai da qualche secolo uno dei principali tratti caratteristici della nostra città, si è distinto stavolta per un’iniziativa tanto particolare quanto affascinante, fatta di pennelli, forbici, carta, colla e… il caffè nel ruolo di tintura!
Un nutrito gruppo di artisti in erba e appassionati del colore di tutte le età, dai giovanissimi agli anziani, si è infatti alacremente impegnato (e notevolmente divertito) nel laboratorio intitolato “Caffélage: papiers collés al profumo di caffè”, con la supervisione dell’esperta Simonetta Cusma, dipingendo anche usando la “nera bevanda” e poi ritagliando, incollando e producendo piccole e simpatiche opere d’arte, ognuno secondo la propria fantasia e ispirazione. Un’iniziativa da ripetere quanto prima, hanno affermato tutti i presenti, all’unisono!
Pur nella sua “specialità” anche questo incontro rientrava nel ciclo dei “Cenacoli del Caffè” 2024-2025, giunto alla ottava edizione, organizzato stavolta attorno al tema-guida “La trasversalità del caffè” e coordinato da Nicoletta Casagrande (responsabile dell'InfoLibro-Salotto multimediale del libro italiano di Capodistria) e dal vicepresidente di AMDC Doriano Simonato.
Il prossimo appuntamento sarà giovedì 27 febbraio, alle 17.30, nuovamente nella tradizionale sede dell’Hotel “Savoia Excelsior”, con il peculiare approfondimento storico su “Dal Bauhaus alla Illycaffè, Xanti Schawinskj a Trieste nel 1934”, relatore il dottor Sergio Vatta.