Gala memorabile in piazza Unità: Trieste abbraccia il progetto dell’Hospice Pediatrico del Burlo

Gala memorabile in piazza Unità: Trieste abbraccia il progetto dell’Hospice Pediatrico del Burlo

Una serata di emozioni, musica e solidarietà ha illuminato piazza Unità d’Italia. Nella prestigiosa cornice dell’Harry’s Restaurant & Dehors del Grand Hotel Duchi d’Aosta, si è svolto l’evento “Il Nord e il Sud… si incontrano dopo 50 anni”, promosso dalla Fondazione Brusutti e dallo stesso Grand Hotel, con un obiettivo chiaro: sostenere la nascita del primo Hospice Pediatrico della Regione Friuli Venezia Giulia, che sorgerà presso l’Ospedale Infantile Burlo Garofolo di Trieste.

un progetto che unisce solidarietà e futuro

La manifestazione, che ha raccolto oltre 400 persone tra autorità, medici, volontari, imprenditori e cittadini, è stata un’occasione unica per presentare i risultati già ottenuti sul fronte delle cure palliative pediatriche e per rilanciare gli obiettivi futuri.

Sul palco sono intervenuti il professor Egidio Barbi, direttore del Dipartimento di Pediatria del Burlo, e la dottoressa Lucia De Zen, responsabile del Centro regionale per le cure palliative pediatriche, che hanno spiegato con chiarezza l’importanza di questo percorso di cura. Le cure palliative pediatriche – hanno ribadito – non significano arrendersi, ma “prendersi cura”: garantire qualità di vita ai bambini con malattie inguaribili e alle loro famiglie, attraverso terapie complesse, assistenza a domicilio e un approccio multidisciplinare che coinvolge medici, infermieri, psicologi, operatori e volontari.

don marco brusutti: «un concorso di umanità»

Grande protagonista della serata è stato don Marco Eugenio Brusutti, sacerdote bioeticista del Burlo Garofolo e ideatore dell’iniziativa. Con emozione ha raccontato come, partendo dall’idea di una semplice festa di compleanno, sia nata una mobilitazione che ha riunito centinaia di persone:

«È stato un concorso di umanità, disponibilità e generosità. Tutti hanno offerto il loro tempo, i loro prodotti, il loro impegno. Mai avrei immaginato che saremmo arrivati a oltre 400 presenze. Questo significa che la città e la Regione sanno rispondere con amore alle necessità dei più piccoli».

Il legame tra Nord e Sud del Paese, richiamato nel titolo dell’evento, rispecchia anche la storia personale di don Brusutti, le sue origini e la sua missione di costruire ponti tra culture, territori e persone, sempre con l’obiettivo di dare speranza ai bambini e alle loro famiglie.

una serata di cultura, musica e alta cucina

Il gala è stato arricchito da momenti artistici e conviviali di grande livello: le esibizioni degli Amar Corda Italian Swing Quartet e della Re-beat Band Vintage Music Live hanno animato la serata con eleganza e ritmo.

Gli chef Davide Tonetti e Stefano Ferluga hanno firmato un menù esclusivo, che ha unito tradizione e innovazione: piatti del territorio rivisitati, accanto a proposte di respiro internazionale, fino all’omaggio alla cucina cinese con il tè al gelsomino, simbolo di accoglienza e ascolto.

La serata ha avuto una madrina d’eccezione, la Marchesa Etta Carignani di Novoli, che con la sua presenza ha sottolineato l’importanza culturale e sociale dell’iniziativa.

un impegno che continua

Durante l’evento è stato presentato anche il visual storytelling realizzato dai Conti Brusutti per illustrare il lavoro svolto dal reparto di cure palliative pediatriche. Ma soprattutto è stato annunciato che l’impegno non si fermerà qui: ogni mese verrà proposto un nuovo appuntamento della rassegna “Testimoni di speranza”, dedicata a personalità e storie capaci di trasmettere coraggio e sostegno alle famiglie dei piccoli pazienti.

«L’Hospice Pediatrico non sarà solo un luogo di cura – ha spiegato la dottoressa De Zen – ma uno spazio di umanità, dove i bambini e le loro famiglie potranno trovare accoglienza, sollievo e mai sentirsi soli».

trieste capitale di umanità

L’Ospedale Infantile Burlo Garofolo, fondato nel 1856, continua così la sua missione secolare di assistenza e innovazione. La città di Trieste, con questo progetto, ribadisce la sua vocazione a farsi portavoce di valori universali come la solidarietà, la dignità e l’amore per la vita.

L’evento del 7 settembre ha dimostrato come, unendo forze e cuori, un sogno possa diventare realtà: costruire un Hospice Pediatrico, un luogo di speranza per i bambini e le loro famiglie, che rappresenterà una conquista non solo per Trieste ma per l’intera regione.