"El Mesías": un poema sinfonico che celebra il martirio e la fede, in scena per la prima mondiale al Teatro Verdi di Trieste (VIDEO-SERVIZIO)

"El Mesías": un poema sinfonico che celebra il martirio e la fede, in scena per la prima mondiale al Teatro Verdi di Trieste (VIDEO-SERVIZIO)

Nel cuore del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, il 19 novembre, si è svolta una serata straordinaria all'insegna della musica, della fede e del martirio. Il poema sinfonico "El Mesías" di Kiko Argüello, fondatore del Cammino Neocatecumenale, ha catturato l'attenzione e l'emozione del pubblico, esplorando profondamente temi di sacrificio, amore e redenzione.

 

Presenti anche gli altri membri dell'equipe internazionale del Cammino Neocatecumenale: Padre Mario Pezzi e María Ascensión Romero, che ha voluto fortemente quest’opera sinfonica.

 

L'opera si articola in tre movimenti: "Akedà", "Figlie di Gerusalemme" e "Il Messia, leone per vincere", ognuno dei quali esprime potenti messaggi spirituali. "Akedà" rievoca il sacrificio di Isacco da parte di Abramo, metafora della fede e dell'obbedienza. "Figlie di Gerusalemme" esprime le parole di Cristo durante la sua via Crucis, mentre il terzo movimento, "Il Messia, leone per vincere", riflette sul significato del martirio e dell'amore sacrificale.

 

La musica, in perfetta sintonia con i contenuti kerigmatici, è stata un'espressione potente del messaggio cristiano di amore e sacrificio. L’opera è ispirata ai martiri dei nostri giorni, mai così tanti nella storia della Chiesa - ricorda l’autore Kiko Argüello.

 

L'orchestra, diretta da Tomáš Hanus, rinomato maestro originario della Repubblica Ceca. Dal 2016, è il direttore musicale dell'Opera Nazionale del Galles. La sua carriera lo ha portato a dirigere in prestigiosi teatri d'opera e sale da concerto internazionali, come la Bayerische Staatsoper, l'Opera di Parigi, il Grand Théâtre di Ginevra e il Teatro Real di Madrid. Ha anche collaborato con orchestre di fama mondiale, tra cui la Royal Philharmonic Orchestra e la London Symphony Orchestra, e ha fatto il suo esordio alla Scala. Hanus ha offerto una performance emotivamente coinvolgente, arricchita dalla presenza di 93 musicisti e 86 coristi, tra cui spicca il pianista Claudio Carbò.

 

Kiko Argüello, già noto per la sua sinfonia "La sofferenza degli innocenti", ha dimostrato ancora una volta il suo talento nel trasporre tematiche profonde in musica. La sua abilità nel combinare la musica classica con temi spirituali profondi è una testimonianza del suo impegno a utilizzare l'arte come mezzo per esprimere e condividere la fede.

 

Questo evento non è solo una celebrazione della musica, ma anche un momento di profonda riflessione spirituale, offrendo al pubblico l'opportunità di contemplare la propria fede attraverso la lente dell'arte. "El Mesías" si rivela così non solo come un capolavoro musicale, ma anche come un invito a riflettere sulla propria spiritualità e sul significato del martirio nella vita cristiana.

 

L'accoglienza calorosa e l'apprezzamento del pubblico riflettono l'importanza e la rilevanza di tali opere in un mondo sempre più bisognoso di messaggi di speranza e di redenzione. La rappresentazione dell’opera in prima mondiale al Teatro Verdi di Trieste si conferma come un evento significativo nel panorama culturale e spirituale della città. 

 

Presenti il Vice Sindaco Serena Tonel e l’Assessore alla cultura Giorgio Rossi. Il Vice Sindaco ha sottolineato il sostegno e l'interesse dell'amministrazione cittadina per eventi che promuovono un dialogo profondo tra arte e fede. Tonel nel suo intervento ha ringraziato Kiko Argüello per aver scelto ancora una volta Trieste, come avvenuto nel 2017 in piazza Unità d’Italia per la “Sofferenza degli innocenti”.

 

Kiko Argüello ha ringraziato fortemente tutta l’amministrazione comunale e in particolare il Sindaco Roberto Dipiazza, l'Assessore alla cultura Giorgio Rossi, il sovrintendente al Teatro Verdi Giuliano Polo e il direttore artistico Paolo Rodda per aver permesso questa prima mondiale a Trieste.

 

Presenti anche il Vescovo di Trieste, Mons. Enrico Trevisi e il Vescovo emerito Mons. Giampaolo Crepaldi. 

 

Mons. Trevisi nel suo intervento ha dichiarato: "L'altra volta era 'La sofferenza degli innocenti' e adesso si inizia invece, con Isacco, il sacrificio di Isacco, che però è un innocente che viene salvato da Dio. Oggi ci sono altre stragi di innocenti e il sacrificio di Isacco ci riporta a un altro sacrificio. Non c'è in Dio nessun padre che debba sacrificare i figli, ma Dio Padre ci ha dato Suo Figlio. E questo è un grande mistero che anche attraverso l'arte questa sera noi meditiamo, passando dentro una storia che è una storia di salvezza e che gusteremo, apprezzando, ne sono sicuro, questi artisti che provengono da tutto il mondo."

 

La serata è stata ulteriormente arricchita dalle dichiarazioni di Kiko Argüello, l'autore della sinfonia. Egli ha espresso profondi sentimenti riguardo alla sua opera, sottolineando come "El Mesías" non sia solo un'espressione artistica, ma un veicolo per trasmettere un messaggio di evangelizzazione, di speranza, di sacrificio e di redenzione. Kiko ha enfatizzato l'importanza del martirio e dell'amore sacrificale nella vita cristiana, spiegando come ogni cristiano sia chiamato a unirsi a Cristo nella sofferenza, per testimoniare l'amore divino nel mondo. La sua visione, che trascende la pura estetica musicale per toccare le corde più profonde della fede e dell'esistenza umana, ha reso la serata un'esperienza unica e indimenticabile per tutti i presenti.

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