Al Museo Sartorio il ritmo della Giamaica: in scena “JMB – Il Beat che Rivoluzionò il Mondo”
Il Museo Sartorio ospita la produzione di Hangar Teatri: JMB – Il Beat che Rivoluzionò il Mondo. Un viaggio sonoro che ripercorre le tappe principali della musica giamaicana, dalle sue radici fino ai giorni nostri. Uno spettacolo che celebra il ritmo e la cultura di un genere che ha cambiato il mondo. In scena presso il Giardino del Museo Sartorio martedì 10 giugno alle ore 21:00.
Il progetto nasce dall'opera "The Jamaican Music Book", ideata e curata dai musicisti Roberto Amadeo e Alan Liberale, e pubblicata per la prima volta nel settembre 2022. Il libro raccoglie una vasta selezione di trascrizioni musicali di brani Ska, Rocksteady e Reggae e rappresenta una risorsa fondamentale per l’apprendimento e lo studio della musica giamaicana, facilitando l’avvicinamento all’improvvisazione, all’ascolto attento e alla musica d’insieme.
Da questo progetto nasce lo spettacolo “JMB - Il beat che rivoluzionò il mondo”, un’esperienza musicale e narrativa che ripercorre la straordinaria evoluzione della musica giamaicana dagli anni ‘50 ai giorni nostri. Uno spettacolo che fonde esecuzioni dal vivo e narrazione per offrire al pubblico una visione approfondita e coinvolgente delle sonorità che hanno reso la Giamaica uno dei luoghi più influenti della musica contemporanea.
Lo spettacolo teatrale e musicale vede sul palco la band composta da: Roberto Amadeo al basso, Paolo Paron alla tastiera, Matteo Pinna alla chitarra e Alan Liberale alla batteria. La drammaturgia è a cura di Valentina F. Milan, con la messa in scena affidata a Elena Delithanassis. La musica, che esplora l’evoluzione del sound giamaicano dal Calypso allo Ska, fino al Rocksteady e al Reggae, sarà accompagnata dalla narrazione di Marco Palazzoni, che guiderà il pubblico in un viaggio immersivo attraverso decenni di storia, aneddoti e contesti culturali. JMB è un progetto che, attraverso il percorso musicale, ripercorre un viaggio di innovazione e trasformazione culturale, mettendo in luce il ruolo che i ritmi giamaicani hanno avuto nell’evoluzione musicale globale. Nonostante le trasformazioni e le difficoltà affrontate nel corso della sua storia, la Giamaica ha sempre saputo preservare la propria identità, trasformando la musica in un potente mezzo di resistenza e rinascita.
Roberto Amadeo frequenta la scuola di contrabbasso classico del M° Feruglio presso il Conservatorio Statale di Musica "J. Tomadini" di Udine. È un bassista e contrabbassista con una solida esperienza concertistica in tutta Europa.
Alan Liberale inizia lo studio della batteria con Giorgio Zanier e Loris Veronesi, ottenendo il diploma di batteria presso l'Accademia di Musica Moderna (AMM) di Milano. Ha inoltre seguito corsi di perfezionamento musicale e seminari con artisti di rilievo, come Steve Smith, John Railey, Dom Famularo e Bruce Backer. Matteo Pinna è un chitarrista e compositore che inizia il proprio percorso musicale da autodidatta. Si iscrive al Conservatorio Tomadini di Udine, dove consegue il diploma in chitarra jazz. Durante il suo percorso accademico, studia anche pianoforte, canto e arrangiamento, approfondendo la sua formazione con maestri come Glauco Venier e Michele Corcella. Paolo Paron, polistrumentista eclettico, autore e compositore, studia pianoforte e trombone, dedicandosi da autodidatta alla composizione.
Hangar Teatri prosegue nella sua ricerca artistica, dando vita a nuovi spettacoli che fondono musica e teatro. La produzione di Hangar Teatri si distingue anche per la capacità di esplorare temi sociali, storici e culturali, in cui la narrazione si intreccia con la musica dal vivo per approfondire le radici storiche e sociali delle storie raccontate.
Biglietto unico 10€. È consigliata la prenotazione a biglietteria@hangarteatri.it o al numero di telefono +39 3883980768. Biglietti acquistabili in prevendita sticu liveket.it/hangarteatri.