Verso il ritorno del tram, Dipiazza: 'Scomodo e poco pratico, non sarà mai affollato' (VIDEO)
Durante una diretta su Trieste Cafe, il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ha discusso uno dei temi più sentiti dai cittadini: il futuro del tram di Opicina. Nel corso della trasmissione, condotta dal direttore della testata, Dipiazza ha espresso con franchezza la sua opinione sull’utilità del tram e sul suo valore simbolico per la città, senza risparmiare commenti ironici e pragmatici.
Un simbolo più che un mezzo pratico
Dipiazza ha aperto il dibattito evidenziando come il tram, pur rappresentando un pezzo di storia di Trieste, non sia destinato a diventare un mezzo di trasporto di massa. "Non sarà mai pieno di gente, anche perché è scomodo", ha dichiarato il sindaco, paragonando il tram all’alabarda: "È un simbolo di Trieste, come quella di Grignano: è lì e ce la teniamo".
Nonostante queste considerazioni, Dipiazza ha riconosciuto l’importanza di riattivare il servizio, evidenziando come il tram rappresenti una parte importante del patrimonio cittadino.
Gli interventi e i costi per il rilancio del tram
Ricordando il suo primo mandato nel 2001, il sindaco ha sottolineato i significativi investimenti fatti per rimettere in sicurezza il tram: "Quando sono arrivato, era in condizioni disastrose. Abbiamo messo 10 milioni per farlo funzionare".
Ad oggi, nuovi interventi sono in corso per consentire la ripartenza entro la fine dell’anno. "Abbiamo speso un milione e due, e per me è come aver perso un dito. Ma è giusto andare avanti e farlo ripartire", ha spiegato, sottolineando che i freni, uno dei principali ostacoli tecnici, sono finalmente arrivati.
Le difficoltà pratiche del tram di Opicina
Dipiazza ha poi affrontato la questione della scomodità del tram, citando un’esperienza personale: "Mi ricordo quando da militare viaggiai da Venezia a Roma su un treno con i sedili in legno. Indimenticabile, ma non certo comodo. Il tram è un po’ così: bello, ma non pratico".
Con questo esempio, il sindaco ha voluto sottolineare che, nonostante il suo valore storico, il tram potrebbe non rispondere alle esigenze di mobilità contemporanee, rimanendo principalmente un’attrazione culturale e turistica.
Un investimento per il futuro di Trieste
Nonostante lo scetticismo sull’utilizzo pratico del tram, Dipiazza ha ribadito l’importanza di preservarlo: "Non sarà un trionfo, ma è parte della nostra storia, ed è giusto mantenerlo in vita". Ha inoltre ricordato le difficoltà burocratiche affrontate negli anni, lodando il lavoro svolto per riportare il tram in funzione.
Il sindaco ha concluso invitando i cittadini a guardare al tram come a un simbolo della città, un pezzo di tradizione che merita di essere valorizzato, anche se non sarà mai un mezzo di trasporto di massa.
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