Università di Trieste, Green Pass anche per esami a distanza, scattano le polemiche
La scelta del nostro Ateneo sta suscitando qualche polemica e perplessità sui giornali e sui social circa la volontà del Rettore di richiedere il Green Pass anche per gli esami a distanza. Roberto Di Lenarda ha spiegato al 'Corriere della Sera' che: " le regole sono state mal interpretate, se è un obbligo avere il green pass, non può essere un alibi per gli esami a distanza", aggiungendo che ci saranno autocertificazioni e controlli a campione tra gli studenti.
Sono le regole che entreranno in vigore da ottobre e che per settembre non valgono ancora.
Infatti, secondo il protocollo dell'Ateneo, "in tutti i casi, sia che gli esami siano svolti in presenza o da remoto, gli studenti sono tenuti al possesso della certificazione o di analogo documento previsto dal presente protocollo".
Il Rettore prosegue affermando che "Abbiamo sempre scelto la strada della massima prudenza in questo anno e mezzo. E infatti siamo una delle Università che ha tenuto aperto di più. Abbiamo avuto soltanto 3 casi tra gli studenti dentro l’Ateneo. Per questo abbiamo deciso di preparare il nostro protocollo per l’autunno per tempo, anche se siamo ancora in attesa che il decreto del 6 agosto venga spiegato e specificato da un dpcm che non arriverà purtroppo prima della conversione in legge, il mese prossimo".
Inoltre, l’obbligo del green pass è stato collegato allo «status» di studente dell’Ateneo: serve dunque per prenotare il posto in aula, per fare gli esami, per la biblioteca e anche per fare gli esami a distanza -un’assoluta eccezione legata soltanto all’emergenza sanitaria-.