“Un ritorno a casa”: Carabinieri restituiscono beni culturali all’Arcidiocesi di Gorizia e alla Croazia
Un evento simbolico che parla di cultura, legalità e memoria condivisa, nella cornice prestigiosa di Palazzo Coronini-Cronberg, nel cuore di Gorizia. È qui che, il 14 novembre 2025, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Udine hanno riportato alla luce due capitoli di storia: sei epistole manoscritte dell’Arcidiocesi di Gorizia e un prezioso volume del 1698, Historia di Trieste di Fra Ireneo della Croce, trafugato decenni fa dalla Biblioteca Nazionale e Universitaria di Zagabria.
La restituzione – celebrata durante la Giornata UNESCO dedicata alla lotta al traffico internazionale di beni culturali – si inserisce perfettamente nello spirito di GO!2025 Gorizia/Nova Gorica Capitali Europee della Cultura, rafforzando il valore del patrimonio come ponte tra popoli e istituzioni.
La conferenza: un viaggio nel cuore della tutela culturale
Esperti, autorità civili e militari, rappresentanti delle istituzioni culturali e diplomatiche hanno seguito con attenzione gli interventi del TPC, dedicati a:
- definizione e valore identitario del bene culturale
- tutela giuridica e reati transnazionali
- metodologie investigative del TPC
- casi reali di recupero di opere trafugate
Un percorso narrativo che ha ribadito la centralità del modello italiano di protezione del patrimonio, riconosciuto tra i più avanzati al mondo.
Le epistole ottocentesche: un frammento di storia ritrovato
Il primo atto ufficiale della cerimonia ha riguardato la riconsegna di sei lettere manoscritte dell’Ottocento, appartenute agli arcivescovi Joseph Walland e Saverio Luschin. Documenti un tempo custoditi negli archivi dell’Arcidiocesi di Gorizia, ma finiti – con modalità ancora ignote – nelle mani di un collezionista triestino e messi in vendita online.
Grazie alla collaborazione tra:
- Procura della Repubblica di Trieste
- Soprintendenza Archivistica FVG
- Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici
- Carabinieri TPC di Udine
si è potuto ricostruire l’origine dei documenti e procedere al sequestro. Il recente pronunciamento del Tribunale di Trieste ne ha permesso il ritorno al patrimonio dell’Arcidiocesi.
Il caso internazionale: un volume del ’600 torna in Croazia
Il secondo momento simbolico ha avuto un respiro internazionale. I Carabinieri TPC hanno consegnato all’Ambasciatore di Croazia in Italia un rarissimo volume a stampa del 1698, trafugato durante una serie di furti avvenuti tra il 1982 e il 1985 ai danni della Biblioteca Nazionale e Universitaria di Zagabria, con un ammanco complessivo di oltre 1300 opere antiche.
Il libro era stato individuato su una piattaforma di e-commerce in Friuli Venezia Giulia:
- la Banca Dati dei Beni Culturali Illecitamente Sottratti ha confermato la corrispondenza
- gli esperti croati, tramite Europol e il Consolato Generale a Trieste, hanno identificato tracce dei timbri originali abrasI
- la Procura di Gorizia ha disposto la restituzione all’ente legittimo
- Un esempio concreto di cooperazione giudiziaria e diplomatica, fondamento della lotta al traffico internazionale.
Il valore della restituzione: una lezione per il presente
I Carabinieri TPC, insieme alle autorità giudiziarie e agli enti culturali, hanno dimostrato come il patrimonio, anche quando scavalca confini, conservi un’identità che va rispettata e protetta.
La conferenza – e le due restituzioni – hanno incarnato appieno i valori di GO!2025, riaffermando la cultura come ponte tra i popoli, antidoto alle derive del traffico illecito e ai conflitti che segnano l’attualità.