Uilpa Polizia Penitenziaria: "Detenuto pakistano evaso dal Coroneo, in corso ricerche'
''Un detenuto pakistano, trentunenne in attesa di primo giudizio, è evaso nel tardo pomeriggio dai passeggi provvisori per lavori di ristrutturazione della Casa Circondariale di TRIESTE. Sono in corso le ricerche da parte della Polizia penitenziaria e delle altre forze dell'ordine". Ne dà notizia Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria. "Se il record di agosto scorso, quando in 5 giorni vi furono 5 evasioni, appare lontano, 3 detenuti fuggiti in 7 giorni sono, in negativo, senza dubbio un bel risultato. Se il problema non fosse grave, e pure serio - continua il sindacalista - ci si potrebbe chiedere se non sarà così che il governo intende affrontare il sovraffollamento. Non la liberazione anticipata 'speciale', proposta da Giachetti, non ciò che suggerisce il presidente del Senato La Russa, non un atto di indulgenza, chiesto nuovamente proprio oggi da Papa Leone XIV, ma, banalmente, porte aperte alle carceri, a voler riprendere una vecchia pubblicità. Dopo rivolte, omicidi, suicidi, risse, stupri, traffici illeciti, aggressioni alla Polizia penitenziaria (quasi 4mila nel solo 2025), evasioni ripetute e molto altro ancora, ci chiediamo cos'altro debba accadere affinché il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il Governo Meloni prendano compiutamente atto dell'emergenza penitenziaria senza precedenti e varino provvedimenti consequenziali''. ''A TRIESTE 243 reclusi sono 'stoccati' in appena 123 posti, con un sovraffollamento che sfiora il 200% - prosegue De Fazio - mentre gli agenti di Polizia penitenziaria sono solo 126, quando ne servirebbero almeno 182 (-31%). In altri termini, il doppio dei detenuti con un terzo del personale in meno. Se il sistema in qualche modo regge, e ormai lo fa davvero male e non sappiamo per quanto ancora, lo si deve solo allo straordinario sacrificio e alla professionalità degli operatori, i quali però sono ormai stremati nelle forze e mortificati nel morale da uno Stato che, per mano del dicastero della giustizia, si mostra sempre più patrigno e 'caporale'. Complessivamente, sono 63.660 i detenuti stipati in circa 46.100 posti disponibili, mentre alla Polizia penitenziaria nelle carceri mancano almeno 20mila agenti. Servono subito concreti provvedimenti per deflazionare la densità detentiva, potenziare gli organici della Polizia penitenziaria e delle altre figure professionali, ammodernare le strutture, che in attesa dei fantomatici moduli prefabbricati continuano a sgretolarsi, implementare le tecnologie e gli equipaggiamenti, garantire l'assistenza sanitaria e avviare riforme complessive''. (Sil/Adnkronos)