Trieste si mobilita per Cristiano: una famiglia triestina lotta contro il glioblastoma più aggressivo

Trieste si mobilita per Cristiano: una famiglia triestina lotta contro il glioblastoma più aggressivo

Una storia di amore, coraggio e resilienza arriva da Trieste e sta toccando il cuore di molti. Cristina, moglie di Cristiano, ha deciso di raccontare pubblicamente la dura battaglia che la sua famiglia sta affrontando contro il glioblastoma, il tumore cerebrale più aggressivo e difficile da sconfiggere.

Nella foto diffusa da Cristina ci sono i loro due bambini, Isabel e Sebastian, “i nostri tesori” come li definisce. Tutto è iniziato il 19 gennaio 2024, quando al pronto soccorso una dottoressa ha pronunciato parole che hanno cambiato per sempre le loro vite:

«Suo marito ha una massa in testa»

Dopo un primo passaggio all’ospedale di Cattinara, la coppia decide di rivolgersi all’ospedale di Udine, dove Cristiano viene operato dal reparto di Neurochirurgia. L’intervento riesce e Cristiano affronta 30 sedute di radioterapia e un anno di chemioterapia, con controlli periodici che sembravano dare segnali positivi.

Ma il sollievo dura poco. Il 27 maggio 2025 arriva una notizia devastante: il tumore è tornato. Segue un nuovo intervento il 23 giugno 2025, ma dopo un mese di recupero arriva un’altra sentenza: il glioblastoma sta già ricrescendo e, questa volta, non è operabile. La massa tocca zone troppo delicate del cervello.

Cristiano viene indirizzato al Centro Oncologico di Aviano per un secondo parere. Nel frattempo, la malattia ha stravolto la vita della famiglia: Cristiano non lavora più ed è stato messo in pensione, mentre Cristina ha dovuto ridurre il proprio impiego per seguire il marito e prendersi cura dei figli.

Oggi, Cristina lancia un appello:

«Abbiamo bisogno di stare con Cristiano il più possibile, tentare tutte le terapie disponibili e vivere ogni momento insieme a lui, che continua a sorridere nonostante tutto».

Chi vuole dare una mano può contribuire attraverso la raccolta fondi aperta online, per sostenere le spese delle cure e regalare un po’ di serenità a questa famiglia triestina che affronta, con dignità e amore, una delle prove più dure della vita.