Via Carducci, povertà in pieno centro: un richiamo a non voltarsi dall’altra parte (VIDEO)

Via Carducci, povertà in pieno centro: un richiamo a non voltarsi dall’altra parte (VIDEO)

Stamattina, lunedì 4 agosto 2025, in via Carducci, davanti a un portone semiaperto e lungo il marciapiede assolato, giacevano pochi indumenti ammassati. Pantaloni, magliette, un berretto, probabilmente gli unici averi di un senzatetto. Oggetti semplici, ma che raccontano una storia di solitudine, fragilità e marginalità.

Trieste, città di mare e di cultura, vive anche questa realtà: quella delle persone invisibili, che passano inosservate tra le vie del centro, mentre la vita scorre veloce. Spesso ci limitiamo a distogliere lo sguardo, convinti che “non si possa fare nulla” o che “sia un problema di altri”. Ma la povertà non è un fatto privato: è una ferita collettiva.

Dietro ogni mucchio di vestiti abbandonati, c’è un volto, una storia, un nome. C’è chi ha perso il lavoro, chi ha subito gravi difficoltà familiari, chi lotta con malattie fisiche o mentali. Ognuno di loro avrebbe bisogno di un aiuto concreto: un pasto caldo, un tetto per la notte, un gesto di ascolto e di rispetto.

Trieste dispone di associazioni, volontari e strutture che si impegnano ogni giorno per sostenere le persone in difficoltà. Ma l’aiuto non può limitarsi alle istituzioni: servono anche la vicinanza e la solidarietà dei cittadini. Un sorriso, una parola gentile, una coperta, un pacco di viveri, possono essere un primo passo per restituire dignità a chi l’ha persa.

Oggi via Carducci ci lancia un monito silenzioso: la povertà è qui, accanto a noi. Ignorarla significa rinunciare a un pezzo della nostra umanità. Guardarla in faccia e tendere una mano, invece, è il primo passo per costruire una comunità più giusta.

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