Trieste, il mercato immobiliare cresce: nuovi poli scolastici e riqualificazioni al centro degli investimenti

Trieste, il mercato immobiliare cresce: nuovi poli scolastici e riqualificazioni al centro degli investimenti

 "A Trieste il mercato immobiliare registra
ancora una forte richiesta di spazi. In quest'ottica vanno letti
positivamente gli interventi che riguardano il Porto vecchio e
l'area delle caserme di via Rossetti, dove nascerà un grande polo
scolastico, liberando alcuni storici edifici del centro che
avranno bisogno di investimenti importanti per essere
riqualificati e messi nuovamente sul mercato. È un settore che
l'Amministrazione regionale sta continuando a sostenere con nuove
misure che siamo certi risulteranno particolarmente efficaci". 

Lo ha sostenuto oggi a Trieste l'assessore alle Autonomie locali
Pierpaolo Roberti durante la presentazione dei dati
dell'Osservatorio immobiliare Fiaip 2024 per il Friuli Venezia
Giulia. 

Nel portare i saluti del governatore Fedriga, Roberti ha
ricordato che nel 2019 il Friuli Venezia Giulia, in virtù della
propria specialità, ha ridefinito con lo Stato la competenza sui
diritti immobiliari. 

"Dal 2023 - ha spiegato l'assessore - nella nostra regione non si
paga più l'Imu che è stata sostituita dall'Imposta locale
immobiliare autonoma (Ilia), una norma adattata alle esigenze del
nostro territorio". 

"Si tratta di una misura introdotta a piccoli passi per non
mettere a rischio le casse regionali. Nel primo anno di
applicazione - ha detto l'esponente della Giunta Fedriga -
abbiamo comunque diminuito l'aliquota massima per gli immobili
strumentali alle attività economiche, portandola dall'1,06 allo
0,96 per mille, e creando una distinzione tra la prima e la
seconda casa e tutte le ulteriori abitazioni".

"A brevissimo apporteremo tre ulteriori modifiche all'attuale
normativa - ha annunciato Roberti -. Innanzitutto sarà definita
l'esenzione del pagamento dell'Ilia sugli immobili occupati e non
disponibili, per i quali sia stata già presentata denuncia
all'autorità giudiziaria". 

"Abbiamo poi compreso che per quanto riguarda gli immobili
strumentali alle attività economiche possiamo osare di più e
quindi - ha anticipato l'assessore - andremo a ridurre ancora
l'aliquota massima dallo 0,96 allo 0,86 per mille".

"Daremo infine un impulso fortissimo al mercato delle seconde
case. In Friuli Venezia Giulia l'aliquota massima passerà infatti
dall'1,06 previsto a livello italiano allo 0,7. Si tratta di un
taglio drastico - ha precisato - che renderà il nostro territorio
ancora più attrattivo anche per gli investimenti di carattere
turistico. Inoltre, molti cittadini potranno essere sgravati dai
costi per il mantenimento di seconde case fatiscenti che
richiedono risorse ingenti per la ristrutturazione".

"Con questi provvedimenti - ha concluso Roberti - vogliamo
lanciare un preciso messaggio a livello nazionale e
internazionale: chi, in Friuli Venezia Giulia, investe sul
mattone ha la fortuna di pagare meno tasse".
ARC/RT/ma

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