Trieste guida la ricerca mondiale: il Burlo al centro dell’inchiesta sulla salute degli italiani
Ancora una volta, Trieste si conferma capitale della ricerca biomedica, grazie all’IRCCS Burlo Garofolo. L’istituto triestino ha infatti coordinato il nuovo studio della Italian Global Burden of Disease Initiative, pubblicato oggi sulla rivista scientifica Lancet Public Health. Un lavoro imponente, che ha analizzato l’evoluzione della salute della popolazione italiana tra il 2000 e il 2021, con risultati che fanno riflettere. Prima autrice dello studio è Giulia Zamagni, autore senior Lorenzo Monasta, entrambi del team dell’Epidemiologia Clinica e Ricerca sui Servizi Sanitari del Burlo.
Vita più lunga, ma non sempre sana: l’effetto Covid sui dati
Lo studio mostra come, fino al 2019, la salute degli italiani fosse in miglioramento: l’aspettativa di vita era cresciuta da 79,6 a 83,4 anni. Ma l’arrivo della pandemia ha segnato un brusco stop, facendo scendere il dato a 82,2 anni nel 2020, con un lieve recupero a 82,7 nel 2021. Anche l’aspettativa di vita in salute ha subìto uno scossone, fermandosi a 70,9 anni. Viviamo più a lungo, ma con più patologie croniche, fragilità e disabilità.
Nord in salute, Sud più fragile: due Paesi nella stessa nazione
Lo studio firmato Burlo evidenzia anche una spaccatura netta tra Nord e Sud. Il Nord, pur avendo una popolazione più anziana, gode di uno stato di salute migliore. Al Sud e nelle Isole, invece, la situazione è più critica: l’accesso alle cure è più difficile, i servizi sono spesso insufficienti e i cittadini più giovani sono esposti a fattori di rischio comportamentali. Il carico di malattia non è distribuito equamente.
In aumento Alzheimer, ansia e depressione
Tra i dati più allarmanti: la mortalità per Alzheimer è cresciuta del 50% negli ultimi 20 anni. E se prima della pandemia si registrava una lieve riduzione dei casi di depressione, oggi l’effetto Covid si fa sentire: tra il 2019 e il 2021, gli anni di vita vissuti con disabilità per disturbi di ansia e depressione sono aumentati fino al 20%.
Sanità da riformare: la voce del Burlo
Lo studio lancia un appello chiaro: servono riforme strutturali per garantire un accesso equo alle cure, investimenti nelle infrastrutture sanitarie, e strategie per affrontare il peso crescente delle malattie croniche e mentali. Secondo Giulia Zamagni, “vivere a lungo non significa vivere bene: la sfida è ridurre le disuguaglianze e garantire un invecchiamento sano a tutti”. Per Lorenzo Monasta, “il Friuli Venezia Giulia e regioni simili reggono un peso demografico importante, ma al Sud il sistema è più fragile e il rischio è più alto per tutti”.
Trieste eccellenza nella ricerca: un orgoglio per l’Italia
La pubblicazione su Lancet Public Health non è solo un traguardo per l’IRCCS Burlo Garofolo, ma una conferma del ruolo strategico di Trieste nella ricerca internazionale. Una città che continua a distinguersi per competenza, visione e impegno scientifico. E che, grazie a istituti come il Burlo, contribuisce concretamente a migliorare la salute degli italiani — e non solo.