Ritorno del latino a scuola alle medie: mancava dal ’78, cosa ne pensano i triestini? (VIDEO)
Il latino fa il suo ritorno nelle scuole medie italiane, ma in modo opzionale. Mancava dal 1978, un anno carico di eventi storici: il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro, l’elezione di Sandro Pertini al Quirinale, il ritrovamento del corpo di Peppino Impastato, l’approvazione della legge sull’aborto, il lancio del Sistema Sanitario Nazionale e l’ultima apparizione pubblica di Mina. Ora, dopo quasi mezzo secolo, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, propone il ritorno del latino per riscoprire le radici culturali italiane e occidentali.
La riforma prevede anche una maggiore attenzione alla storia della Grecia e di Roma, alla Bibbia e all’epica nordica, con l’obiettivo di rafforzare l’identità culturale degli studenti fin dal primo ciclo di istruzione. Tra i cambiamenti, c’è anche il ripristino della tradizione di apprendere poesie a memoria.
L’obiettivo dichiarato dal ministro è ambizioso: “Riportare al centro del sistema educativo l’eredità culturale che ha plasmato la nostra civiltà, fornendo agli studenti strumenti utili per comprendere meglio le proprie origini.”
Ma cosa ne pensano i triestini? Le reazioni sono diverse. “Probabilmente sarà facoltativo, purtroppo. Ho un bel ricordo del mio passato che mi ha giovato. Penso che anche ora, con i tempi che corrono, una rinfrescata non farebbe male,” dichiara un cittadino.
Un’altra persona si esprime favorevolmente: “La trovo una bella idea ed è anche migliore del greco delle superiori. Meglio il latino,” afferma con convinzione.
C’è chi mette in evidenza il valore universale di questa disciplina: “Io credo che, se addirittura all’estero si studia il latino, significa che c’è qualcosa di significativo, insomma.”
Altri cittadini, invece, si soffermano sull’aspetto più personale: “Per me è un’ottima soluzione, anche perché io, ai miei tempi, ho frequentato le medie e ho studiato latino, quindi per me l’introduzione potrebbe essere molto positiva.”
SEGUE IL VIDEO-SERVIZIO
RIPRODUZIONE RISERVATA