"Supermercati verti oggi?”: il tormentone pasquale esplode anche oggi sui social triestini
Una sola domanda riecheggia da Barcola a Borgo San Sergio in questa mattina di Pasqua: “Che supermercati verti oggi?”. Una richiesta diventata un vero e proprio tormentone social, condivisa con ansia crescente da decine di triestini in cerca dell’ingrediente dimenticato, dell’uovo di gallina disperso o semplicemente della salvezza pasqualina dell’ultimo minuto.
La scena si ripete puntuale ogni anno: frigo ispezionati all’alba, dispensa che sembra una landa desolata, e la consapevolezza che, nonostante le mille liste della spesa, qualcosa è sfuggito. Magari proprio l’essenziale. E allora ecco che i social si trasformano in bacheche d’aiuto, sfoghi, ironia e disperazione collettiva.
C’è chi chiede consigli, chi posta foto della propria spesa incompleta, chi si lamenta, chi prega che almeno una bottega sia aperta sotto casa. E poi c’è la risposta ricorrente, quella che taglia corto e ha già vinto tutto: “Boni ovi!”. Perché a Trieste, anche davanti alla tragedia gastronomica, l’ironia non manca mai.
Alcuni commenti lasciano intendere un certo rimpianto per non aver fatto tutto per tempo, altri suggeriscono di arrangiarsi con quello che c’è, altri ancora si appellano a miracoli dell’ultim’ora. Ma una cosa è certa: anche quest’anno, la Pasqua triestina è iniziata con il rito social del “supermercato aperto”, diventato quasi più sentito della messa delle 10.
E se proprio la torta pasqualina non viene fuori come da tradizione? Pazienza. A Trieste si vive anche di improvvisazione, sarcasmo e creatività... magari con un toast pasquale e una risata in più.