"Basta limiti a mandati: se sindaco funziona, lasciateci votarlo!", Rebek accende dibattito (VIDEO)

"Basta limiti a mandati: se sindaco funziona, lasciateci votarlo!", Rebek accende dibattito (VIDEO)

Durante una diretta serale organizzata da Trieste Cafe, condotta da Luca Marsi, si è discusso di temi politici rilevanti per il futuro di Trieste, tra cui il terzo mandato per i sindaci, la difficile successione a Roberto Dipiazza e il nuovo sistema elettorale comunale che abbassa la soglia per accedere al ballottaggio. L'opinionista Stefano Rebek e l’esperto di crociere Maurizio Bucci hanno condiviso le loro opinioni su questi argomenti, toccando anche il ruolo del turismo e della cultura nella trasformazione della città.

Il terzo mandato: un limite contestato

Rebek ha espresso un giudizio critico sul limite di mandati per i sindaci, definendolo una restrizione anticostituzionale. "Non trovo giusto che i partiti decidano quante volte un cittadino possa votare un candidato. La libertà di voto deve essere totale: se voglio votare la stessa persona cento volte, dovrebbe essere una mia scelta."

L’opinionista ha inoltre sottolineato che amministrare una città come Trieste richiede esperienza e continuità: "Un sindaco o un assessore nei primi sei mesi spesso non sa nemmeno come muoversi. È con il tempo che acquisisce competenze, crea contatti e sviluppa progetti a lungo termine, che non possono essere completati in un solo mandato."

La sfida del dopo Dipiazza

Con il termine del mandato di Roberto Dipiazza, storico sindaco della città, la questione della successione si presenta complessa. "Chi verrà dopo Dipiazza, indipendentemente dal colore politico, dovrà essere una persona altamente qualificata," ha dichiarato Rebek.

L'opinionista ha evidenziato il rischio di una transizione instabile: "Spesso, dopo una lunga amministrazione, il successore può rivelarsi una figura temporanea, quasi un ‘cuscinetto’. La storia lo dimostra, anche con esempi internazionali."

Il sistema elettorale e la scelta del sindaco

Un altro tema centrale è stato il nuovo sistema elettorale comunale, che abbassa la soglia per accedere al ballottaggio. Rebek ha spiegato che, a Trieste, il voto per il sindaco è più una scelta personale che politica: "Il primo cittadino deve avere energia, magnetismo e competenza, indipendentemente dal partito. Non scegliamo un colore politico, ma una persona capace di rappresentare la città e affrontarne le sfide."

Turismo, cultura e direzione futura

Trieste si trova in una fase di grande trasformazione, trainata dal turismo, dalla cultura e da eventi di rilevanza internazionale. Rebek ha sottolineato l’importanza di non perdere questa direzione: "La città sta crescendo grazie a concerti, teatri riconosciuti a livello internazionale e mostre di alto livello. Non vorrei che il nuovo sindaco cambiasse questa visione puntando esclusivamente su altri settori, come l’industrializzazione."

Uno scenario politico cruciale

Con le prossime elezioni comunali, Trieste si trova davanti a decisioni strategiche per il suo futuro. La sfida sarà mantenere il bilanciamento tra innovazione e tradizione, scegliendo un leader capace di proseguire il percorso avviato senza perdere di vista le opportunità di crescita per il turismo e la cultura.

La politica locale entra in una fase cruciale: le scelte che verranno prese nei prossimi mesi determineranno il volto di Trieste per molti anni a venire.

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