Prima pietra di inciampo a Monfalcone

Prima pietra di inciampo a Monfalcone

Monfalcone avrà la sua prima pietra di inciampo e sarà dedicata a Natale Marchese.

Il vicesindaco reggente, Antonio Garritani, e l’assessore alla Cultura, Luca Fasan, venerdì mattina hanno incontrato il presidente dell’Associazione ANED - Associazione Nazionale Ex Deportati - sezione di Ronchi dei Legionari, Libero Tardivo, e la nipote di Marchese, in rappresentanza della richiedente, Carmen, figlia di Natale Marchese, per programmare insieme l’iter che porterà alla posa della "Stolpersteine” che sarà collocata davanti all’abitazione di via 4 Novembre 16, dove Marchese visse prima della sua deportazione.

“Monfalcone si prepara a commemorare una pagina dolorosa della sua storia con l’installazione della sua prima pietra di inciampo, dedicata a Natale Marchese - ha rilevato Garritani. Un gesto che rappresenta un modo per onorare chi si è impegnato per salvare la vita a diverse persone pagando con la propria e per trasmettere alle future generazioni la memoria di ciò che è accaduto. Insieme all’associazione ANED e alla famiglia Marchese - con cui abbiamo avuto modo di approfondire l’argomento - abbiamo concordato le modalità e le tempistiche dell’iter che porterà alla posa della pietra di inciampo. Monfalcone non dimentica i suoi cittadini che hanno sofferto e lottato per i valori della democrazia e della giustizia.

Natale Marchese, impiegato all’Ufficio Anagrafe del Comune di Ronchi, fu arrestato, vittima di  un tradimento, il 7 gennaio 1944 nel municipio del Comune di Ronchi dei Legionari, dove era impiegato all’Ufficio Anagrafe, accusato di per aver fornito documenti falsi ai partigiani. Dopo una breve carcerazione a Trieste, fu deportato in Germania, dapprima nel campo di lavoro di Gusen, successivamente trasferito nel campo di concentramento e di sterminio a Mauthausen, dove morì nel forno crematorio l’1 marzo 1945.

Il Comune è già in fase di raccolta dei documenti storici e nella prima settimana di febbraio verrà avviato l’iter per la posa.  La pietra verrà ordinata in Germania, all'unica azienda certificata nata per la realizzazione delle “Stolpersteine”. I tempi di produzione e consegna sono stimati in circa otto mesi, stante le moltissime richieste provenienti da tutta Europa.

“Una storia drammatica, segnata da coraggio e sacrificio, che sarà ricordata grazie a questa iniziativa - ha specificato l’assessore Fasan. Le pietre di inciampo non sono solo un simbolo fisico, ma anche un mezzo per far riflettere sulle atrocità del passato, soprattutto i più giovani. Vogliamo che questo sia solo il primo passo: il Comune è aperto a raccogliere altre testimonianze e a ricordare i circa cento deportati di Monfalcone”.