‘Non frugo nelle lenzuola della gente’: Nicola Santini spiega perché Vero dice no al gossip estremo (VIDEO)

‘Non frugo nelle lenzuola della gente’: Nicola Santini spiega perché Vero dice no al gossip estremo (VIDEO)

Una chiacchierata a tutto campo, diretta, senza freni e senza sconti. Dalla pista di pattinaggio cittadina, nel cuore dell’atmosfera natalizia, Nicola Santini, direttore del settimanale Vero, è stato protagonista di una lunga diretta di Trieste Cafe, condotta da Luca Marsi, trasformando il ghiaccio in un insolito ma efficace salotto mediatico.

Gossip, scandali e un’Italia “guardona”

Santini non usa mezze misure quando si parla di gossip. Il riferimento è immediato ai casi mediatici che stanno monopolizzando il dibattito online e televisivo. Numeri record di visualizzazioni, milioni di click, ma per il direttore di Vero non c’è nessuna vera notizia. Solo voyeurismo, consumo rapido, e una narrazione che, parole sue, non gli appartiene. Non a caso, su Vero di quelle vicende non c’è nemmeno una riga.

Una posizione netta, che rivendica una scelta editoriale precisa: raccontare le persone senza scavare nelle loro lenzuola, senza trasformare la vita privata in un’arena permanente.

Il Natale raccontato senza retorica

Spazio poi al numero speciale natalizio di Vero, con uno sguardo che si allontana dal glamour patinato per entrare nelle case, nelle tradizioni, nei gesti quotidiani. Dal galateo del riciclo dei regali, raccontato senza ipocrisie, fino alle tavole regionali, ai Natali di confine, alle storie che parlano di normalità più che di lusso.

Santini propone un Natale meno estetico e più autentico: guardarsi negli occhi, spegnere i cellulari, pensare ai regali come gesti e non come oggetti. E anche sul pandoro e panettone arriva la sentenza definitiva: con le mani, salvo eccezioni dettate dal buon senso. Più buon senso, appunto, e meno buon tono.

Televisione, personaggi e previsioni

La diretta entra poi nel vivo con una carrellata sul mondo dello spettacolo. Chi sale, chi scende, chi ha bisogno di fermarsi. Santini traccia un quadro lucido e spesso spietato: rilanci possibili, carriere in fase di stallo, personaggi che rischiano di perdere centralità. Nessun accanimento, ma la consapevolezza che oggi il successo è fragile, veloce, facilmente consumabile.

Secondo il direttore di Vero, il gossip non ha più la forza di un tempo. Non costruisce carriere, non le distrugge davvero. Si accende e si spegne in fretta, lasciando poche conseguenze reali.

Un Natale da bambino, lontano dai riflettori

Nel finale, il lato più personale. Santini racconta un Natale semplice, vissuto quasi all’ultimo momento, ma con intensità. Famiglia, affetti, cani, silenzio. Una pausa necessaria da un mondo che corre troppo, anche mediaticamente.

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