Missione compiuta per la nave Laura Bassi: conclusa la 40ª spedizione scientifica in Antartide
Dopo due mesi di intensa attività, la nave da ricerca italiana Laura Bassi ha concluso la sua missione nelle acque antartiche, rientrando il 1° marzo nel porto di Lyttelton, in Nuova Zelanda. La spedizione, che rientra nel Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), è stata finanziata dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) e coordinata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), dall’ENEA e dall’OGS.
Nonostante alcuni problemi tecnici iniziali, tra cui un'avaria al motore, la nave ha completato il 100% delle attività logistiche e il 60% delle operazioni scientifiche previste. La missione si è svolta in due rotazioni tra la Nuova Zelanda e l’Antartide, circumnavigando il Mare di Ross e raggiungendo la Base Mario Zucchelli per il supporto logistico.
Progetti scientifici: studio delle acque polari e dei microrganismi
A bordo della Laura Bassi sono stati portati avanti importanti progetti di ricerca, tra cui:
🔹 GLOB - Studio degli scambi d’acqua nel bacino sottomarino Glomar Challenger per comprendere meglio la circolazione delle acque polari.
🔹 IBIZA - Analisi delle interazioni tra ligandi organici del ferro e microrganismi planctonici nel Mare di Ross.
🔹 MORsea - Monitoraggio dell’oceano con una rete di osservatori marini attivi sin dal 1994.
Inoltre, la Marina Militare ha effettuato rilievi idrografici per la mappatura del fondale marino, e la nave ha trasportato carote di ghiaccio del progetto europeo Beyond EPICA-Oldest Ice, che ora verranno analizzate in Italia.
Il viaggio di ritorno: rotta attraverso il Pacifico e l’Atlantico
Dopo una breve sosta in Nuova Zelanda, la Laura Bassi inizierà il suo rientro in Italia, affrontando 40 giorni di navigazione attraverso il Pacifico australe, doppiando Capo Horn e proseguendo lungo l’Oceano Atlantico.
“La campagna di quest’anno ci ha posto davanti a sfide complesse, ma grazie alla collaborazione tra equipaggio, tecnici e ricercatori siamo riusciti a completare gran parte della missione” ha dichiarato Franco Coren, direttore del Centro Gestione Infrastrutture Navali dell’OGS.
La nave Laura Bassi: eccellenza italiana per la ricerca polare
Acquistata nel 2019 dall’OGS, la Laura Bassi è l’unica nave rompighiaccio italiana per la ricerca oceanografica ed è in grado di operare nei mari polari. Con una lunghezza di 80 metri, una larghezza di 17 metri e una stazza di 4028 tonnellate, è dotata di un sistema di posizionamento dinamico e di una struttura rinforzata per navigare tra i ghiacci in totale sicurezza.
Con questa spedizione, l'Italia conferma il suo impegno nella ricerca polare, fornendo dati cruciali per lo studio del cambiamento climatico e dell’ecosistema antartico.