Maxi evasione su provvigioni all’Est Europa: lai Finanza scopre 800mila euro di costi indeducibili
Controlli mirati della Guardia di Finanza di Gorizia hanno portato alla luce un'evasione fiscale per quasi 400mila euro, frutto di operazioni di intermediazione con società dell’Est Europa prive di giustificazioni adeguate. L’attività ispettiva ha riguardato una società con sede a Monfalcone, che dichiarava rapporti professionali con aziende croate e bosniache.
Provvigioni sospette e mancanza di documentazione: l’indagine delle Fiamme Gialle
I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Gorizia hanno avviato un’accurata verifica su alcune operazioni commerciali svolte con Paesi dell’Est Europa, che presentavano criticità in merito alla reale esecuzione delle prestazioni di servizio. In particolare, l’attenzione si è concentrata su cospicue provvigioni pagate a due società estere, che secondo quanto emerso non erano giustificate da documentazione idonea a comprovare l’effettivo svolgimento di attività lavorative o consulenziali.
La società italiana coinvolta, pur beneficiando fiscalmente di tali spese, non è stata in grado di spiegare nel dettaglio la natura dei servizi ricevuti, creando un meccanismo che ha permesso di abbattere il reddito imponibile e ridurre l’IVA dovuta.
Evasione per quasi 400mila euro e 800mila euro di costi indeducibili
Grazie a un’attenta analisi dei flussi finanziari, all’utilizzo di strumenti investigativi avanzati e allo scambio di informazioni con le autorità fiscali estere, la Guardia di Finanza ha accertato componenti negativi di reddito indeducibili per circa 800.000 euro. Contestualmente è stato calcolato un danno erariale tra IVA non detraibile e imposte dirette evase di quasi 400.000 euro.
L’intera documentazione è stata trasmessa al competente Ufficio finanziario per il recupero a tassazione, al fine di procedere con gli accertamenti e le eventuali sanzioni previste per legge.
Focus strategico sui rapporti con l'Est Europa: tutela del territorio e della concorrenza
La posizione geografica della provincia di Gorizia, a ridosso del confine con l’Europa dell’Est, rende il territorio particolarmente sensibile a fenomeni di elusione ed evasione fiscale transnazionale. L’operazione conferma l’impegno della Guardia di Finanza isontina nel garantire legalità economica e correttezza negli scambi commerciali, salvaguardando le imprese che operano nel rispetto delle regole e tutelando la leale concorrenza.