Maurizio Bucci: “Trieste perderà oltre 130 mila passeggeri. Lo avevo annunciato un anno fa!” (VIDEO)
Nella diretta serale di Trieste Cafe, andata in onda nel weekend del 16 novembre 2025, Maurizio Bucci – tra i maggiori esperti italiani del comparto crocieristico – ha tracciato un’analisi che ha immediatamente monopolizzato l’attenzione del pubblico: Trieste, secondo le proiezioni confermate durante la trasmissione, potrebbe perdere oltre 130 mila passeggeri tra il 2024 e il 2026.
Una tendenza che Bucci non ha esitato a definire «annunciata», ricordando come già un anno fa, proprio nelle stesse trasmissioni, avesse anticipato un rallentamento significativo nei flussi turistici marittimi della città.
Secondo l’esperto, a incidere in modo determinante è stata la scelta – giudicata “scellerata” – di far scalare le navi a Monfalcone durante il 2024. Scelta che, a suo dire, «non aveva senso né turistico né logistico» e che ha portato MSC a fare retromarcia già dall’anno successivo. Il risultato? Già tra 2024 e 2025 si è registrato un crollo di circa 100 mila passeggeri.
Il 2026, però, rischia di essere ancora più pesante. Oltre alla riduzione degli scali Aida, verrà a mancare completamente Norwegian Cruise Line, compagnia che operava home port, dunque con imbarco e sbarco: la tipologia di traffico più redditizia per il territorio, quella che genera pernottamenti, consumi e un impatto economico molto più ampio.
Durante la diretta Bucci ha evidenziato la necessità di «difendere le compagnie che già scalano a Trieste», invocando una gestione più attenta, una strategia stabile, una visione capace di intercettare un mercato in forte movimento. Gli esempi citati sono chiari: Ravenna è in pieno exploit, mentre Slovenia e Croazia continuano a sottrarre traffico grazie a politiche coordinate.
Il rischio, ribadisce Bucci, è evidente: «Se non ci muoviamo ora, perderemo anche il 2028».
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