La sala principale della LEF intitolata a Lorenzo Parelli: un simbolo per la sicurezza sul lavoro
Un gesto di memoria, ma anche di responsabilità e impegno: la principale sala della LEF porta ora il nome di Lorenzo Parelli, lo studente tragicamente scomparso nel 2022 durante l’ultimo giorno del suo percorso di alternanza scuola-lavoro. L’iniziativa, voluta da Michelangelo Agrusti, Presidente di Confindustria Alto Adriatico e della stessa LEF, vuole essere un simbolo tangibile dell’importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro, con un’attenzione particolare alle nuove generazioni.
🔹 Un evento carico di emozione e significato
Durante la cerimonia di scopertura della targa commemorativa, Agrusti ha espresso gratitudine ai genitori di Lorenzo per aver trasformato il dolore in una missione di sensibilizzazione sulla sicurezza. Ha sottolineato l'importanza della collaborazione con Confindustria Udine e con le organizzazioni sindacali, con cui condivide quella che ha definito una "magnifica ossessione": garantire ambienti di lavoro sicuri.
Agrusti ha inoltre posto l'accento sulle nuove tecnologie come strumento per migliorare la formazione sulla sicurezza, annunciando che il sistema di Virtual Safety Training di LEF sarà presentato al prossimo EXPO di Osaka, in Giappone.
👥 Le istituzioni e il mondo del lavoro uniti per la sicurezza
L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni e del mondo del lavoro, tra cui:
✅ Alessia Rosolen, Assessore regionale al Lavoro
✅ Luigino Pozzo, Presidente di Confindustria Udine
✅ Dino Parelli, padre di Lorenzo
✅ Maurizio Marco, CGIL
✅ Marco Olivotto, Direttore generale di LEF
L’Assessore Alessia Rosolen si è rivolta direttamente agli studenti presenti, sottolineando l'importanza della sicurezza come "un’assunzione collettiva di responsabilità" e ribadendo l’impegno della Regione Friuli Venezia Giulia nella promozione di programmi formativi specifici.
👨👩👦 Il messaggio della famiglia Parelli
Dino Parelli, padre di Lorenzo, ha ringraziato Michelangelo Agrusti per l’intitolazione della sala, evidenziando come la LEF non sia solo un centro di innovazione tecnologica, ma una realtà che mette la sicurezza al centro della sua missione.
"Dobbiamo garantire che tragedie come quella di Lorenzo non si ripetano mai più, promuovendo un cambiamento culturale che parta dalla consapevolezza dei propri diritti e doveri" – ha dichiarato Parelli.
Ha inoltre ricordato le numerose iniziative nate dopo la scomparsa del figlio, tra cui la creazione di una Carta per la sicurezza sul lavoro sottoscritta da molte realtà industriali e il riconoscimento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha citato Lorenzo nel suo discorso d’insediamento.
🏗️ La sicurezza sul lavoro: un impegno condiviso
📌 Luigino Pozzo, Presidente di Confindustria Udine, ha ribadito che la cultura della sicurezza deve riguardare tutta la società, e non solo il mondo dell’impresa.
📌 Maurizio Marco della CGIL ha invece sottolineato che il tema della sicurezza non deve dividere sindacati e aziende, ma essere un impegno comune. "Il lavoro non deve essere solo un dovere, ma anche un’opportunità di crescita. I giovani devono essere consapevoli non solo dei rischi, ma anche delle tutele che devono essere garantite”, ha dichiarato.
📌 Marco Olivotto, Direttore generale di LEF, ha chiuso la cerimonia sottolineando l’importanza di questa intitolazione come passo significativo nella diffusione della cultura della sicurezza, affinché la memoria di Lorenzo diventi motore di cambiamento.