Giornata nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari: iniziative in Friuli Venezia Giulia

Giornata nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari: iniziative in Friuli Venezia Giulia

Il 12 marzo si celebra la “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari”. E’ la giornata in cui si vuole promuovere la cultura del rispetto per gli operatori sanitari e sociosanitari e condannare ogni forma di violenza nei loro confronti.

In Friuli Venezia Giulia nel 2023 sono stati accertati circa 500 casi di aggressione a personale sanitario e nel 2024 si è avuto addirittura un aumento del 20% rispetto all’anno precedente.

Per porre l’attenzione su questo crescente fenomeno la Croce Rossa Italiana già nel 2018 ha lanciato la campagna “Non sono un bersaglio” contro le violenze agli operatori sanitari.

Il Parlamento ha poi introdotto il 14 agosto 2020 la Legge n. 113, ma non avendo ottenuto gli effetti sperati, è nuovamente intervenuto nell’ottobre 2024 con il Decreto Legge n. 137 e la previsione dell’arresto in flagranza, la condanna fino a cinque anni di reclusione e la multa fino a 10.000 euro.

Riteniamo sia opportuno porci una domanda: l’intervento repressivo della Legge, da solo, può essere ritenuto sufficiente?

La Croce Rossa Italiana del Friuli Venezia Giulia ritiene che, oltre alla repressione, vada sottolineato un messaggio: l’aggressione ad un operatore sanitario significa privare l’assistenza sanitaria di una figura al servizio del cittadino e danneggiare un pronto soccorso o un'ambulanza significa privarlo dell’accesso al servizio di emergenza sanitaria.

Mercoledì 12 marzo, dalle ore 09 alle 12, i Volontari della Croce Rossa Italiana in collaborazione con le Aziende Sanitarie del Friuli Venezia Giulia, con gli Ordini provinciali dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, gli Ordini delle Professioni Infermieristiche, la Federazione Italiana Medici Medicina Generale Regionale e la Cooperativa Medici Cure Primarie organizzeranno presso alcuni ospedali della Regione un presidio per sensibilizzare la popolazione sul tema della violenza agli operatori sanitari.