L'amico di Liliana Resinovich: "gli inquirenti sanno molte più cose, mi aspetto presto un indagato"

Fulvio Covalero, amico di Liliana Resinovich - la triestina 63enne il cui corpo è stato ritrovato senza vita a gennaio scorso nel Parco di San Giovanni - non ritiene che la tesi del suicidio sia valida. Lui, come molte altre persone vicine alla vittima, non si dà pace nel riuscire a capire il motivo della morte di Liliana, e ritiene che "gli inquirenti sanno molte più cose di ciò che ci immaginiamo". "È da mesi ormai che aspetto che arrivi la notizia che qualcuno è stato indagato perché sono convinto che loro abbiano una chiara idea di chi sia stato", ha ribadito Covalero. Fu lui stesso, tra l'altro, a dire che si sarebbe trovato il corpo di Liliana, una settimana prima del tragico rinvenimento, "cosicché lei abbia una degna sepoltura, mentre adesso il pensiero che lei sia gettata da qualche parte come della spazzatura mi è insopportabile ", aveva riferito alle telecamere in quell'occasione. (Servizio Telequattro)