Jota in spiaggia a Ferragosto: la scelta di una triestina accende la polemica social

Jota in spiaggia a Ferragosto: la scelta di una triestina accende la polemica social

Ferragosto, sole cocente, ombrelloni colorati… e jota fumante. È bastato questo insolito abbinamento, immortalato e condiviso sui social da una triestina in vacanza, per scatenare un’ondata di commenti, tra applausi divertiti e critiche senza sconti.

Nella foto diventata virale, l’autrice del post si mostra sorridente in costume, seduta sul telo mare, con in mano una ciotola colma di jota, il tradizionale piatto triestino a base di crauti, fagioli e carne. «Ferragosto senza jota non è Ferragosto», scrive lei, rivendicando la scelta di portare la tradizione anche sotto l’ombrellone.

I favorevoli
Molti hanno reagito con entusiasmo, lodando l’originalità e la fedeltà alle radici gastronomiche locali. «Chi ama la jota la mangia ovunque, anche in pieno agosto!», commenta un utente. «Finalmente qualcuno che non si piega al solito piatto di insalata di riso», scherza un altro. Per i sostenitori, la scena è una cartolina di triestinità allo stato puro, capace di far sorridere e di unire i nostalgici del “come una volta”.

I contrari
Ma non sono mancati i detrattori, pronti a sottolineare la presunta “inappropriatezza” della scelta. «Con 35 gradi all’ombra e mangi la jota?», si legge tra i commenti più frequenti. Qualcuno parla di “sfida alle leggi della termodinamica” e altri di “sacrilegio balneare”. Per alcuni, la jota in spiaggia rappresenta un cortocircuito gastronomico-estivo difficile da digerire, in tutti i sensi.

Tradizione contro stagionalità
Il dibattito si è presto trasformato in una battaglia di opinioni tra chi difende la tradizione a ogni costo e chi sostiene che certi piatti “vadano gustati al momento giusto”, magari davanti a una stufa, non a due passi dal mare. Alla fine, la jota in spiaggia a Ferragosto resta un piccolo caso di colore che conferma quanto la cucina, specie quando tocca corde identitarie, possa dividere e appassionare. E chissà che, complice la curiosità, l’anno prossimo non si vedano più ciotole di jota che insalatiere di pasta fredda tra gli ombrelloni della riviera.

foto Mary S