‘Io ti ammazzo!’: urla, cocaina e insulti razzisti a Valmaura, residenti denunciano silenzio delle istituzioni

‘Io ti ammazzo!’: urla, cocaina e insulti razzisti a Valmaura, residenti denunciano silenzio delle istituzioni

Dopo l’episodio avvenuto nella tarda serata di domenica 6 luglio 2025 in via Valmaura, dove un uomo ha seminato il panico in strada ed è stato bloccato da un nutrito contingente di Carabinieri, emergono ora nuove, gravi segnalazioni da parte dei residenti del quartiere. A parlare è un triestino che vive proprio in uno dei civici coinvolti nei fatti e che, da vicino, ha assistito alla scena.

“Tutto è cominciato da un litigio sotto casa: si è sentito anche il rumore di vetri rotti”

Secondo la testimonianza diretta, l’alterco sarebbe iniziato all’interno di un garage o sotto il porticato del civico 51, dove due persone avrebbero iniziato a litigare animatamente. Nel mezzo del diverbio sarebbe stato percepito anche il rumore della rottura di un vetro, forse di un'automobile o del portone del palazzo.

Tra i protagonisti del confronto, l’uomo che successivamente è stato contenuto dai militari e un secondo individuo, presumibilmente residente nello stabile. A detta del testimone, il secondo soggetto sarebbe già noto nel condominio e coinvolto da tempo in situazioni legate al consumo e allo spaccio di droga.

Droga, minacce e tensioni etniche: il quartiere è esasperato

Poco prima dell’arrivo dei Carabinieri, l’uomo in strada avrebbe gridato frasi di minaccia esplicita, urlando "io ti ammazzo", seguite da accuse sul consumo e la vendita di cocaina, con riferimenti denigratori rivolti a cittadini pakistani.

Una scena scioccante, sotto gli occhi increduli dei residenti, alcuni dei quali hanno riferito che già in passato nel garage del civico 51 sarebbero state rinvenute siringhe e tracce di attività legate a droghe pesanti, consumate o spacciate in loco.

La denuncia: “Ater al corrente, ma nessuno fa nulla. La gente ha paura”

«L’Ater credo sia informata da tempo della situazione, ma ad oggi nulla si è mosso in termini di sicurezza», dichiara con amarezza il residente, che teme per la propria incolumità. Secondo lui, il clima di omertà nel rione sarebbe alimentato dal timore di ritorsioni: «Molti qui sanno, ma nessuno parla: queste persone non ci mettono nulla a minacciarti».

E i furti negli appartamenti? Secondo il testimone, potrebbero essere opera di chi vive già all’interno degli stabili, conoscendo alla perfezione i movimenti e potendo agire e tornare “a casa” senza lasciare tracce.

Sicurezza a rischio: serve un intervento urgente e strutturato

Alla luce delle nuove rivelazioni, il quadro che emerge è preoccupante. La situazione a Valmaura non può più essere ignorata: servono controlli serrati, interventi mirati e soprattutto una sinergia tra istituzioni, forze dell’ordine e Ater, per restituire ai residenti la tranquillità quotidiana e la fiducia nelle istituzioni.