In 15 accoltellano 4 ragazzi sul Molo Audace, migranti: "Trieste è sicura!!"

In 15 accoltellano 4 ragazzi sul Molo Audace, migranti: "Trieste è sicura!!"

Sono arrivati a Trieste da poco, qualcuno appena ieri, ma la percezione sulla città è chiara e netta: "è sicura". All'indomani dell'aggressione e delle molestie denunciate da quattro cittadini pachistani, da parte di una quindicina di cittadini afghani, i gruppi di migranti che quotidianamente si radunano nella centrale piazza Libertà ammettono di non conoscere i dettagli sull'episodio di violenza. Ma l'impressione, dicono, è che Trieste "is not dangerous", non è pericolosa. Tra di loro c'è un giovane che non avendo trovato altra soluzione dorme all'addiaccio da un mese: "Non ho mai avuto paura", spiega. Piazza Libertà è luogo di ritrovo e "socialità", anche per intervento di Onlus come Linea d'ombra, che si occupa di migranti in transito: "Ai margini della città succedono episodi di violenza, dovuti a migranti che sono qui da tempo: sono situazioni che si lasciano marcire - spiega Gian Andrea Franchi, tra i fondatori dell'associazione - noi garantiamo un certo tipo di ordine, non c'è paura". Ma a fronte di queste testimonianze, il presidente del Consorzio italiano di solidarietà-Ufficio rifugiati, Gianfranco Schiavone, sostiene che a Trieste esiste preoccupazione tra i migranti: "Molti si lamentano della situazione e dei connazionali, hanno paura di questi episodi" di devianza. "Ci sono bande che si formano. Ma la situazione non è più difficile che altrove. Questa è una situazione generalizzata in Italia. Molti hanno dormito su una presunta tranquillità e assenza di disagio sociale che invece a Trieste c'è come in altre parti". L'episodio di ieri, conclude Schiavone, è un "fatto di cronaca nera che va trattato come tale e non inquadrato nella questione immigrazione". A Trieste "è evidente che ci sono tra i più giovani dei processi di imitazione che passano da italiani a stranieri e da stranieri a italiani: su questo bisognerebbe riflettere. Sono comportamenti antisociali frequenti, al di là della nazionalità". (ANSA).  FMS