Fvg, il soccorso alpino diventa hi-tech: droni, intelligenza artificiale e nuovi scenari per salvare più vite (VIDEO)

Fvg,  il soccorso alpino diventa hi-tech: droni, intelligenza artificiale e nuovi scenari per salvare più vite (VIDEO)

Un grande campo prove tra canyon, pareti rocciose e missioni in notturna. Claut, nel cuore delle Dolomiti friulane, ha ospitato per tre giorni il secondo workshop operativo del progetto VIRTUE – Vision-based Integrated RescUe TEchnologies for mountain search, iniziativa co-finanziata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e coordinata dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) insieme al SALVAMONT Romania.

Tecnologie all'avanguardia per la ricerca dispersi
Protagonisti dell’evento – conclusosi oggi – sono stati oltre quaranta tecnici provenienti da tutta Italia e Romania, tra cui il Servizio Regionale CNSAS FVG, squadre del Soccorso Alpino di Pieve di Cadore, numerosi piloti UAV (droni) e delegati delle due organizzazioni nazionali. A guidare i lavori, il Presidente nazionale CNSAS Maurizio Dellantonio, il Vicepresidente Alessandro Molinu e il Presidente SALVAMONT Sabin Cornoiu.

Tre gli scenari operativi addestrativi messi in atto:

Canyoning SAR nella Forra del Rio Claut

Le squadre speleo-alpine hanno calato corde e barella in un canyon per soccorrere un figurante infortunato. I droni multispettrali hanno mappato la zona in tempo reale, raccogliendo immagini termiche e visive per allenare i modelli di riconoscimento umano dell’intelligenza artificiale.

Intervento in parete: recupero climber sul Pradut

Nel pomeriggio, l’elicottero di Elisoccorso FVG ha trasportato i sanitari sulla parete sud del Pradut, mentre i droni in quota identificavano punti d’ancoraggio e aree di rischio. In contemporanea, altri piloti testavano le manovre in ambiente impervio nei pressi del Rifugio Pradut, sede del Centro Mobile di Coordinamento.

Missione notturna con visori IR e AI

In condizioni di visibilità minima, i droni dotati di telecamere infrarossi hanno localizzato bersagli umani in spazi aperti e pareti rocciose. L’intera esercitazione notturna ha generato dati cruciali per istruire l’AI nel riconoscimento anche in assenza di contrasti termici.

Oltre 7 ore di video in alta definizione e visione termica solo nella giornata di sabato: un patrimonio tecnico che confluirà nel data-lake VIRTUE per perfezionare le capacità predittive e operative del sistema.

Obiettivo: ridurre i tempi di intervento salvando più vite

Durante la tavola rotonda conclusiva, il vicepresidente nazionale CNSAS Alessandro Molinu ha sottolineato tre priorità fondamentali:

  • Detection basata su AI con trasmissione dati via SATCOM
  • Elaborazione edge in tempo reale su GPU portatili
  • Ottimizzazione dei tempi operativi, con focus sulla sicurezza delle squadre

Molinu ha ringraziato pubblicamente il Servizio Regionale FVG, il personale dell’Elisoccorso FVG e il SALVAMONT per l’eccezionale lavoro sinergico.

Anche il Presidente regionale del CNSAS FVG ha rimarcato come “l’integrazione tra forze di terra e mezzi aerei sia oggi la chiave del successo per ogni missione di salvataggio alpino”.

Un progetto europeo per una rete SAR 4.0

Il progetto VIRTUE – che proseguirà a fine maggio con una nuova sessione in Romania (22-26 maggio) – ha l’ambizione di costituire una rete SAR europea avanzata, fondata su condivisione di dati, addestramento congiunto e applicazione diretta delle nuove tecnologie nel campo del Search & Rescue montano.

Il presidente del SALVAMONT Sabin Cornoiu ha definito l’iniziativa «un passo decisivo verso tecnologie che cambieranno il volto del soccorso in montagna in tutta Europa, grazie alla cooperazione fra enti di soccorso, industria e ricerca scientifica».

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