Festa della Polizia, i numeri dell'ultimo anno a Trieste: 255 arresti e 30 mila chiamate transitate
Il 10 aprile è un giorno speciale per la Polizia di Stato perché si celebra l’Anniversario della sua fondazione avvenuta nel 1852, quando venne istituito il Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza.
Con l'avvento della Repubblica, la Polizia divenne strumento di garanzia della nascente democrazia e contribuì al ristabilimento della legalità.
A democrazia matura, il Paese ebbe bisogno di una Polizia organizzata al nuovo contesto europeo e la riforma attuata con la legge 121 del 1° aprile 1981 ha portato a grandi conquiste per gli appartenenti alla Polizia di Stato: in primis, la smilitarizzazione dei ruoli, poi un forte processo di democratizzazione interna ed, infine, la sindacalizzazione.
La Polizia di Stato è diventata “una amministrazione civile ad ordinamento speciale”, un’Amministrazione moderna ed al passo con i tempi.
Esserci sempre: il tema delle celebrazioni che si terranno quest’anno il 12 aprile c.m.: una mission, una filosofia operativa a favore della collettività che si sposa con il concetto di sicurezza partecipata.
Arrestati e Denunciati
I meri dati statistici della Questura parlano di 255 persone arrestate nel periodo compreso tra il 1° aprile 2022 e il 1 marzo 2023 e di 13.123 indagate in stato di libertà.
Ufficio di Gabinetto
L’Ufficio di Gabinetto ha curato, con grande professionalità e perizia, la complessa gestione dei servizi di ordine pubblico; il tutto in un'attenta ottica del controllo del territorio ed in sinergia con le articolazioni preposte a prevenire l'insorgere e l'infiltrarsi di fenomeni criminali, controllo che necessariamente deve seguire dettate ordinanze. Nel periodo in analisi sono stati svolti 426 servizi di ordine pubblico di cui 228 connessi al fenomeno migratorio e all’emergenza pandemica da Covid-19 e 198 in ambito sportivo, politico e sindacale.
Infine, in sinergia con la DIGOS, di cui si parlerà, e con i vari Uffici e Specialità in ambito provinciale, notevole è stato l'impegno profuso nella gestione della visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dei numerosi servizi organizzati in occasione del Referendum e delle elezioni amministrative del 11 -12 giugno 2022, della XXV edizione delle Nozze Carsiche nell’agosto scorso; delle Elezioni politiche e dell’organizzazione e gestione sotto il profilo dell’ordine e sicurezza pubblica della “54° edizione Barcolana”, regata velica internazionale più grande del mondo, grazie alle 2689 imbarcazioni iscritte.
U.P.G.S.P. - Nucleo Regionale Artificieri - U.O.P.I. - RPC
Nel periodo compreso tra il 1° aprile 2022 e il 1 marzo 2023 le chiamate al 113 - passate tramite il Numero unico delle emergenze 112 - sono state 30.358 e gli equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico (U.P.G.S.P.) hanno effettuato 7.492 interventi.
L’attività di controllo in tutto il territorio provinciale, con particolare attenzione alla fascia confinaria e alle principali arterie stradali, è stata svolta anche con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Padova.
Si ricordano, inoltre, i servizi integrati per la sicurezza a mare svolti dalle moto d’acqua della Polizia di Stato lungo il litorale nonché la presenza efficace, nei centri storici, delle pattuglie ciclomontate.
Inglobato nell’U.P.G.S.P. il Nucleo degli Artificieri, con valenza regionale, è una struttura operativa estremamente delicata che può contare su personale altamente specializzato: si occupa della bonifica di aree e siti dove si svolgono manifestazioni o eventi, nonché della messa in sicurezza di ordigni e residui bellici.
Già inserite all’interno dello stesso U.P.G.S.P., ora autonome, si desidera sottolineare, inoltre, l’importante ruolo svolto dalle Unità Operative Primo Intervento (U.O.P.I.), composte da personale addestrato per intervenire in caso di eventi particolarmente critici; tali Unità affiancano nella quotidianità gli equipaggi delle Volanti nel controllo del territorio, con particolare attenzione agli obiettivi sensibili.
Divisione Anticrimine
La Divisione Anticrimine ha notificato 73 Avvisi Orali, 18 Fogli di via obbligatori, 10 Da.Spo per manifestazioni sportive, 40 Da.Spo urbani, 12 Ammonimenti per “stalking” ed 1 Ammonimento per violenza domestica. Attraverso questa Divisione e con l’ausilio dell’Ufficio Stampa e Relazioni Esterne, la Polizia di Stato presta molta attenzione alla tematica della violenza di genere. Numerose sono le iniziative promosse dalla Questura di Trieste, come la campagna permanente informativa “Questo non è amore”, camper “itinerante” divenuto punto di ascolto ed informativo mobile che ha portato il personale della Questura nelle principali piazze, in zone di prossimità e all’interno di centri commerciali della città, con interventi di personale specializzato ed incontri con la cittadinanza.
La Divisione Anticrimine, inoltre, ha realizzato un video-tutorial per l’utilizzo dell’App Youpol, tradotto in sloveno, serbo, croato, portoghese ed ucraino, per favorire la conoscenza dello strumento tra le etnie della comunità. App ideata per le segnalazioni di reati connessi agli stupefacenti e per episodi di bullismo, ma rivelatasi altrettanto efficace anche per contrastare i reati di violenza domestica.
Divisione Polizia Amministrativa e Sociale e Immigrazione
Con riguardo all’attività di Polizia Amministrativa, sono stati rilasciati 6000 passaporti, ritirate 207 armi e rilasciate 40 Carte europee d’arma da fuoco; 353 gli esercizi pubblici controllati, di cui 19 sanzionati e 7 le sospensioni ex art. 100 Tulps.
Inoltre, 9474 sono stati i permessi di soggiorno rilasciati e 710 le espulsioni eseguite nei confronti di cittadini stranieri, mentre 9 sono stati gli allontanamenti di cittadini comunitari eseguiti.
D.I.G.O.S.
Non si deve dimenticare, anche in chiave preventiva e sul piano dell’attività antiterrorismo, l’attività informativa e di intelligence della Divisione Investigazioni Generali Operazioni Speciali (DIGOS). Nel periodo in analisi, in occasione delle numerose manifestazioni organizzate dai movimenti “No Vax” e “No Green Pass” svoltesi in provincia, che nell’ottobre del 2021 hanno portato al blocco delle attività del porto di Trieste, con il conseguente intervento delle FF.OO. finalizzato allo sgombero dell’area, sono stati deferiti all’A.G. a vario titolo 30 attivisti.
Per quel che riguarda l'ambito dell'antiterrorismo, si segnala l’attività d’indagine nei confronti di un giovane cittadino tedesco – di origini macedoni - che, per diversi anni, ha vissuto nella provincia di Gorizia, ove ha ottenuto il permesso di soggiorno congiuntamente al proprio nucleo familiare, in seguito non più rinnovato per essersi trasferito nel Paese d’origine. Dall’analisi del profilo Facebook è stato rilevato un potenziale rischio di radicalizzazione dell’uomo. Questi, da una segnalazione qui pervenuta dalla Direzione Centrale Polizia di Prevenzione, nel corso del 2022, avrebbe inteso rientrare sul Territorio Nazionale, per ricongiungersi con un contatto non meglio precisato. L’attività svolta ha permesso di escludere il ritorno dello straniero in Italia, mantenendo un costante monitoraggio dello stesso.
A tal proposito costante è stato nel periodo in analisi il monitoraggio dei soggetti che transitano dalla frontiera terrestre provenienti dalla “rotta balcanica” per valutarne i profili di rischio per la sicurezza dello Stato, così come costante e attento è stato il monitoraggio sui soggetti, anche detenuti, sul rischio di attività di proselitismo e radicalizzazione anche all’interno del locale istituto di pena.
Per restare in tema di stranieri, questo Ufficio ha messo in atto un'attività d’indagine volta ad approfondire alcune operazioni sospette di trasferimento di denaro da/per soggetti stranieri gravitanti in questa provincia. Dall’attività è emersa una connessione tra uno dei predetti migranti ed un’organizzazione criminale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, attiva nel fenomeno lungo la c.d. rotta balcanica.
Numerose poi le attività d’indagine telematica che hanno condotto all’individuazione di un numero rilevante di autori di messaggi oltraggiosi e diffamatori.
Si segnala la complessa attività d’indagine che ha portato all’individuazione dell’autore di email minatorie e oltraggiose inviate a diversi personaggi pubblici, tra cui il Presidente della Regione F.V.G. L’indagato, residente a Milano, è stato sottoposto a perquisizione domiciliare e informatica, nel corso della quale sono stati rinvenuti il telefono cellulare e la sim card al medesimo in uso, che sono stati sequestrati, unitamente alla sua casella di posta elettronica, da cui sono state inoltrate le e-mail.
Si evidenzia poi un’altra attività d’indagine telematica che ha consentito di individuare gli autori di messaggi ingiuriosi e diffamatori diffusi via social network nei confronti dei giornalisti dell’emittente Tele4, impegnati nella documentazione delle operazioni di sgombero del Porto di Trieste, occupato da migliaia di attivisti “No green pass” nell’ottobre 2021. All’esito dell’attività sono stati deferiti all’A.G. 330 soggetti.
Squadra Mobile
Nel periodo di riferimento, l’Ufficio è stato particolarmente impegnato nella repressione al traffico di stupefacenti, al contrasto dei reati predatori, nonché in molteplici attività investigative in materia di reati contro il patrimonio ed a tutela delle c.d. “fasce deboli”
In tale contesto sono state svolte indagini per tentato omicidio, aggressioni con feriti gravi, violenze sessuali, maltrattamenti in famiglia ed atti persecutori, procedendosi, in tali contesti, alla esecuzione di provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria.
In particolare, si evidenziano le indagini immediatamente avviate a seguito dell’accoltellamento di un quarantenne kosovaro, da parte di più persone successivamente allontanatisi a bordo di due autovetture, che hanno consentito di individuare gli autori del reato deferendo alla competente A.G., in stato di libertà, per tentato omicidio, sei cittadini kosovari.
Si segnala l’attività che ha portato all’arresto di un cittadino pakistano, con plurimi precedenti per reati contro la persona, in materia di stupefacenti ed altro, in esecuzione dell’Ordinanza di custodia cautelare in carcere, in quanto indagato del delitto di atti persecutori in danno dell’ex fidanzata. L’indagato, a seguito della decisione della donna di interrompere la loro relazione sentimentale motivata dalla condotta di vita dell’uomo, dedito a delinquere e dal suo atteggiamento possessivo e violento, aveva iniziato a minacciarla ripetutamente, facendosi trovare, anche nottetempo, nei pressi della sua abitazione. In tali circostanze, in almeno quattro occasioni, aveva anche percosso la donna con brutalità cagionandole ferite giudicate guaribili in 21 giorni. L’uomo aveva, da ultimo, aggredito l’attuale fidanzato della donna, colpendolo con una spranga in metallo.
Per quanto riguarda l’attività volta a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti nell’ambito di un’ampia operazione Antidroga Coordinata dalla Procura della Repubblica di Trieste, è stata disarticolata una rete di spaccio in ambito cittadino con il rintraccio e l’arresto di n. 8 soggetti destinatari di misura cautelare, ed eseguite altrettante perquisizioni domiciliari. Le indagini hanno permesso di accertare come gli indagati, prevalentemente di origine tunisina, attivi nello smercio al dettaglio sulle piazze di spaccio della città di Trieste, si rifornissero con cadenza settimanale da un gruppo albanese. Nel mese successivo, nell’ambito della medesima operazione, è stato tratto in arresto un triestino di 44 anni perché trovato in possesso di oltre un kg di droga occultata in una roulotte parcheggiata alla periferia della città e destinata allo spaccio (circa 800 grammi di Marijuana, circa 270 grammi di hashish e della cocaina, in modica quantità). Le investigazioni hanno altresì consentito di operare diversi sequestri a riscontro nonché di effettuare, in flagranza di reato, 4 arresti per spaccio di stupefacenti. Nel complesso le indagini hanno portato al sequestro di oltre un kg e mezzo di cocaina purissima.
Tra le principali attività d’indagine volte al contrasto dei reati contro il patrimonio si segnala l’Operazione CRUDELIA 2020: a conclusione delle indagini effettuate da personale di questo Ufficio, unitamente alla G.di F. di Muggia e del Nucleo di Polizia Ambientale presso il Corpo della Polizia Locale di Trieste e Muggia, su dei soggetti dediti all’importazione illegale dall’estero di cuccioli di cani in violazione della vigente normativa di riferimento, il P.M. titolare del fascicolo processuale ha emesso avviso di conclusione indagini a carico di quattro persone, due residenti a Muggia, una a Trieste ed una a Pisa. I soggetti identificati nel corso delle indagini sono stati rinviati a giudizio per i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di animali da compagnia e truffa continuata. Gli accertamenti di natura fiscale hanno consentito di procedere al recupero della tassazione dei proventi di natura illecita, derivanti dalla vendita dei cuccioli, consistenti in circa 150.000,00 Euro.
Si Segnala poi che nel mese di settembre 2022 è stata data esecuzione alla misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di due cittadini italiani per dei furti in abitazione commessi nel mese di marzo 2022 in questo centro, mentre nel mese di ottobre 2022, a conclusione di accurate indagini, è stata data esecuzione all’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa nei confronti di un cittadino italiano classe 1981 e di un cittadino algerino classe 1993 (successivamente accompagnato in carcere), indagati per le violazioni di cui agli artt. 110, 624, 625, per un furto commesso nel mese di febbraio 2022 in danno dell’esercizio commerciale Paradise. I rei avevano in quell’occasione asportato capi di abbigliamento per un valore di circa 50.000 Euro.
Costante è l’attenzione al contrasto del fenomeno dell’immigrazione clandestina lungo la c.d. rotta balcanica. La particolare collocazione geografica rende, infatti, questo capoluogo di regione il primo punto d’accesso verso l’Italia dei flussi migratori irregolari provenienti dai Balcani. In tale contesto sono stati avviati nell’ambito di procedimenti penali pendenti presso la Procura della Repubblica – DDA di Trieste, filoni d’indagine volti al contrasto del favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, verso sodalizi criminali dediti al trasferimento dei migranti nel nostro Paese attraverso la cosiddetta “rotta balcanica”.
In tale materia, estremamente proficuo si è continuato a dimostrare il rapporto di collaborazione con la Polizia Slovena con la quale è in corso un costante e diretto scambio info-investigativo volto ad adottare concrete ed efficaci misure di contrasto al fenomeno del favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
La posizione di confine del territorio provinciale ha portato ad affinare le attività di contrasto alla c.d. criminalità transfrontaliera, tipizzata da caratteristiche di pendolarismo, prevalentemente in riferimento proprio a detti fenomeni predatori e migratori, oltre che in materia di stupefacenti.
Particolare attenzione è stata rivolta alle aree urbane che per la loro conformazione si offrono a ricovero notturno e punto di aggregazione di cittadini prevalentemente extracomunitari dediti allo spaccio di stupefacenti. In tale contesto si evidenzia l’attività investigativa avente ad oggetto strutture abbandonate adibite a luogo di ritrovo di senza fissa dimora e/o spacciatori; nel corso del periodo sono stati effettuati numerosi accessi in dette aree, riscontrando in tali occasioni la presenza anche di diversi stranieri, spesso non in regola con le norme sul soggiorno.
Commissariati di P.S. distaccati e sezionali
Tornando al controllo del territorio, importanti sono i presidi presenti della Questura in provincia intesi come Commissariati, distaccati e sezionali. In particolare il “Polo San Sabba”, tramite il Commissariato di San Sabba e l’Ufficio Sezionale di Rozzol Melara, ha svolto diverse attività di prevenzione e repressione dei reati commessi nel vasto territorio di propria competenza.
Il Commissariato P.S. di San Sabba, tra le varie attività, si è occupato della trattazione della delicata materia riguardante i soggetti deboli e, in particolare, del “Codice Rosso” arrivando, nel corso dell’anno, ad evadere, nell’ambito di questa specifica materia, 54 deleghe trasmesse dalla locale Procura della Repubblica, di cui 16 si sono concluse con l’emissione da parte dei G.I.P. di Trieste dell’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento, 11 poi le persone arrestate in flagranza di reato e 235 persone denunciate in stato di libertà.
Per la sua collocazione è strategico il ruolo del Commissariato P.S. di Duino Aurisina, realtà a ridosso del confine con la Slovenia, area di transito verso il Goriziano di traffici illeciti non solo in campo immigratorio, così come quello del Commissariato P.S. di Muggia. Il personale di questi plessi ha arrestato nel periodo in analisi rispettivamente 12 e 4 persone e deferito in stato di libertà 75 e 55 soggetti.
Importante l’attività svolta anche dal plesso del Commissariato di Villa Opicina, che ha portato alla denuncia di 24 persone ed all’esecuzione di 2 misure cautelari di divieto di avvicinamento e allontanamento.
Ufficio Sanitario della Polizia di Stato
Preme sottolineare l’importante attività svolta nella quotidianità dai Medici e dalla struttura sanitaria della Polizia di Stato, che ha svolto 113 visite al personale operante, 183 visite di sorveglianza sanitaria, ai sensi della normativa 81/08, e 133 visite eseguite ai dipendenti sottoposti all’accertamento dei requisiti psico-fisici per la guida di automezzi in servizio di Polizia.
Attenzione alla normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e importante ausilio fornito alle strutture sanitarie di A.S.U.G.I. presenti in Provincia per effettuare le prime visite, in particolare ai migranti.
Settore Polizia di Frontiera, Polizia di Frontiera Marittima. Gestione dei flussi migratori
Alla luce del notevole incremento del flusso migratorio proveniente dalla Rotta balcanica, il Settore Polizia di Frontiera di Trieste, nel corso delle sue operazioni, ha rintracciato e denunciato in stato di libertà 8.719 migranti per ingresso irregolare sul territorio nazionale.
Inoltre, in conseguenza dell’attività repressiva nei confronti del traffico illecito di migranti, sono state intraprese numerose attività di indagine conseguenti episodi di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, conclusesi con l’arresto di nr. 40 trafficanti di varie nazionalità, a cui si aggiunge nr. 1 trafficante indagato in stato di libertà.
Dall'analisi generale dei dati statistici, si dà atto che dall’attività di controllo del territorio di retro-valico, finalizzato al contrasto dei reati transfrontalieri, sono state complessivamente tratte in arresto nr. 85 persone, sono stati sottoposti a sequestro nr. 29 mezzi di trasporto e nr. 10 documenti non genuini. Le persone complessivamente identificate sono state nr. 59.212.
L’attività di indagine ha avuto una forte evoluzione, anche dovuta a sempre maggiori e strette collaborazioni del Settore Polizia di Frontiera con le Autorità di Polizia confinarie, con EUROPOL e le due Procure maggiormente interessate alla criminalità transfrontaliera, quale quella di Trieste - Direzione Distrettuale Antimafia e di Koper (Slovenia).
Significativa anche l’attività svolta dalla Frontiera Marittima di Trieste, che, a fronte di 64.968 persone controllate, ha indagato 106 persone in stato di libertà e ha respinto alla frontiera 54 soggetti, rintracciando 81 stranieri irregolari.
Importante è l’attività di controllo effettuata per lo più nei confronti dei marittimi e dei passeggeri in arrivo dalla Turchia a bordo dei traghetti e delle navi di linea, così come è costante il monitoraggio di aree sensibili prospicienti lo specchio acqueo, sempre in un’ottica di collaborazione sinergica in particolare con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale.
Polizia Postale e delle Comunicazioni
Nel periodo in esame, la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha implementato il monitoraggio del Web contro il fenomeno del cyberterrorismo, mediante la collaborazione in particolare con la Digos della Questura e il raccordo del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, monitorando costantemente più di 200 spazi web.
Si è altresì intensificato il monitoraggio della rete con lo scopo di scongiurare l’aumento di reati contro la persona e in particolare quelli relativi allo sfruttamento sessuale dei minori online, controllando più di 5000 spazi virtuali, di cui alcuni inseriti in black list (dunque resi irraggiungibili dalle connessioni effettuate sul territorio italiano).
In tale ambito si segnala in particolare l’operazione contro la pedopornografia on line, condotta da questo Centro e originata in un contesto di collaborazione internazionale, che ha complessivamente portato ad un arresto in flagranza di reato per detenzione di ingente quantità di materiale pedopornografico e a 7 denunciati.
Per ciò che concerne i reati contro il patrimonio, costante è stata l’attività di contrasto alle forme più evolute di cybercrime. In forte aumento è il fenomeno del ransomware, software che sottopone i dati a criptazione richiedendo un riscatto per la loro restituzione. Un costante incremento è stato poi riscontrato nelle truffe c.d. “Business Email Compromise” e “Man in the email”, con le quali i cyber-criminali, inserendosi in trattative esistenti tra clienti e fornitori, frodano aziende per svariate decine di migliaia di euro: in tale contesto sono stati effettuati n. 4 sequestri preventivi di domini web.
Fra le attività più significative si evidenzia l’Operazione “DREAM EARNINGS”, con la quale è stata disarticolata un’organizzazione dedita alle truffe perpetrate per mezzo del falso trading online: sono infatti stati sequestrati 4 Server ed eseguite 4 misure cautelari nei confronti di cittadini albanesi, tutti residenti a Tirana e facenti parte di un’organizzazione che si stima abbia truffato diverse centinaia di cittadini italiani.
Complessivamente sono state deferite all’A.G. 29 soggetti per reati contro la persona quali pedopornografia e adescamento on line (25), sostituzioni di persona e diffamazioni on line (tot. 4), mentre relativamente ai reati contro il patrimonio quali frodi informatiche (4), truffe on line (50), furto (2), estorsioni (4) accessi abusivi e attacchi a sistemi informatici (5) sono state individuate e deferite all’A.G. 65 persone.
Per il periodo considerato sono state pertanto complessivamente arrestate n. 4 persone (1 per pedopornografia on line e 3 per truffa) e deferite all’Autorità Giudiziaria n. 94.
Per quanto riguarda le altre attività tipiche della Specialità, le pattuglie di questo Centro sono impiegate sul territorio prevalentemente nei primi giorni del mese coincidenti con il pagamento delle pensioni per effettuare i controlli di competenza presso gli uffici postali.
La Polizia Postale è impegnata, ormai da diversi anni, in campagne di sensibilizzazione e prevenzione nelle scuole sui rischi e pericoli connessi all’utilizzo della rete internet in ordine alle problematiche legate cyberbullismo e all’utilizzo indebito dei dispositivi informatici da parte degli alunni.
Si segnala, in tale contesto, l’iniziativa formativa rivolta agli studenti organizzata nell’ottobre 2022 denominata “Heaters e piccoli eroi: con la Polizia di Stato alla Barcolana per una navigazione online più sicura”. L’evento ha visto il coinvolgimento in presenza di numerose personalità istituzionali e testimonial del mondo dello sport, oltre a circa 600 studenti delle scuole cittadine mentre circa 7000 studenti e insegnanti dell’intera Regione FVG hanno seguito la diretta streaming.
Di assoluto rilievo è anche la campagna educativa itinerante di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli legati ad un uso non corretto della rete internet da parte dei minori denominata Una vita da social.
Ancora tra le iniziative educative si riporta il coinvolgente format teatrale itinerante e in streaming #cuoriconnessi che ha coinvolto oltre 270mila studenti sul territorio nazionale e il Progetto Incroci sui temi della sicurezza stradale, ferroviaria e sui pericoli connessi all’utilizzo della rete.
Polizia Stradale
Il sistema sicurezza si rafforza nell’unità d’intenti ed è fondamentale, come già accennato, l’attività delle Specialità presenti in questa Provincia.
Attenzione alla rete viaria e ferroviaria, non soltanto per monitorare gli spostamenti condizionati dalla normativa antipandemica, ma per garantire un’adeguata attenzione nei confronti del mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, soprattutto in un’area confinaria come questa.
3 gli arrestati e 107 gli indagati dalla Sezione Polizia Stradale di Trieste, a fronte di 9.297 veicoli controllati, di cui 1.021 extracomunitari e 5778 contravvenzioni accertate.
La collocazione geografica permette un monitoraggio attento della movimentazione in entrata e in uscita Stato e si presta attenzione al riciclaggio e alla reimmatricolazione di veicoli, così come costanti sono le interlocuzioni con le compagnie assicurative per varie ipotesi di truffe collegate per lo più a falsi incidenti stradali.
Non di minore importanza le campagne di prevenzione per una guida consapevole e il monitoraggio del traffico pesante soprattutto effettuato nelle zone di retrovalico e all’ingresso di importanti snodi autostradali.
Polizia Ferroviaria
283 le persone indagate e 6 arrestate dal Reparto operativo Trieste Centrale del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Friuli-Venezia Giulia e costante la presenza degli operatori a bordo dei treni e nei siti di competenza per garantire la sicurezza dei viaggiatori, attraverso la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni delittuosi e di degrado presenti in ambito ferroviario. Nel corso delle attività sono state identificate 33.083 persone, controllati 247 veicoli e scortati 88 convogli ferroviari.
Molte le operazioni finalizzate a prevenire comportamenti impropri o anomali, spesso causa di investimenti, così come attenzione rivolta al trasporto delle merci e all’attività di contrasto ai furti di rame.
Sotto il profilo internazionale, infine, significativa la partecipazione all’interno del network europeo di polizie ferroviarie RAILPOL, secondo le direttive impartite dal Servizio Polizia Ferroviaria, allo scopo di migliorare le tecniche specialistiche e di rafforzare la collaborazione tra i Paesi membri mediante il reciproco scambio di informazioni e la definizione di comuni strategie operative.
Scuola Allievi Agenti
Preme sottolineare l’importante opera di formazione da parte del corpo docente e l’impegno che la Direzione destina affinché i poliziotti di domani acquisiscano gli strumenti e le motivazioni necessarie e richieste da questa preziosa professione al servizio dei cittadini.
Numerosi, infatti, i corsi di Formazione di Base per Allievi Agenti della Polizia di Stato e i corsi di qualificazione per gli operatori del quadro permanente, svolti nel periodo indicato. Tra i più rilevanti il 218° Corso di Formazione per Allievi Agenti della Polizia di Stato, composto da 300 partecipanti, avviati alla Scuola di Trieste, per la durata di sei mesi, con la cerimonia del giuramento svoltasi nel dicembre 2022; il 1° e 2° Corso di qualificazione per operatore addetto alle Tecniche Investigative e Metodologie di Indagine Patrimoniale in ambito penale e di prevenzione; il 30° Corso di formazione professionale per Vice Sovrintendenti; il 6° Corso di Analisti O.S.INT e SOC.M.INT. per operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni e, da ultimo, il 40° Corso – 1° ciclo di formazione per Tutor MIPG WEB.