Disostruzione e rianimazione: il Burlo forma il personale scolastico per interventi salvavita
Secondo i dati dell’Istat, nel 27% delle morti “accidentali” nei bambini da 0 a 4 anni, la principale causa di morte è il soffocamento a seguito dell’ostruzione delle vie aeree con cibo o con un qualsiasi altro corpo estraneo. Nelle successive fasce d’età, 5/9 anni e 10/14 anni, la percentuale di morti per soffocamento diminuisce progressivamente (11,5% e 4,7%), rimanendo comunque tra le principali cause accidentali di decesso. Appare, dunque, evidente la necessità di avere personale adeguatamente formato ad eseguire le manovre necessarie alla disostruzione delle vie aeree, così come nella rianimazione cardio polmonare, nei luoghi dove i bambini passano la gran parte del loro tempo: asili, scuole, oratori.
«Con la legge 10/2021 – ha dichiarato l’assessore alla Salute, Riccardo Riccardi – abbiamo normato una procedura che estendendo a una particolare fascia della popolazione una formazione tecnica specialistica, ha permesso di avere, dove serve e quando serve, persone pronte a intervenire nei casi di emergenza. Con questa soluzione – ha continuato Riccardi – non si risponde solo a un’urgenza contingente, ma si applica un modello di prevenzione capace di coinvolgere una rete di persone preparate e motivate a intervenire per il bene di un singolo in stato di bisogno e per la sicurezza della comunità».
Ricordiamo, infatti, che la legge 10/2021 “Disposizioni per la formazione in materia di disostruzione delle vie aeree in età pediatrica e di rianimazione cardiopolmonare” ha promosso, sull’intero territorio regionale, percorsi formativi e relative campagne di sensibilizzazione volti alla conoscenza delle strategie d’intervento negli episodi di ostruzione e delle tecniche salvavita per la disostruzione delle vie aeree in ambito pediatrico, della rianimazione cardiopolmonare, mediante l'utilizzo del defibrillatore semiautomatico e automatico esterno (Dae) e degli elementi di primo soccorso, in favore di soggetti minori in età pediatrica.
Partendo da questa legge nel 2023 è stato avviato un percorso formativo che ha coinvolto gli istruttori di rianimazione cardiopolmonare certificati della Società Italiana di Medicina e Urgenza Pediatrica (Simeup) che operano presso l’Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo” (capofila del progetto) e nelle altre aziende sanitarie regionali. Il progetto è stato rifinanziato dalla Regione anche per il 2024/2025.
«La tempestività nella risoluzione dell’ostruzione è fondamentale – spiega la dottoressa Paola Toscani, Direttore sanitario dell’Irccs - ed è per questo motivo che gli educatori devono essere informati sui potenziali rischi dell’ambiente e sulle tecniche da mettere in atto tempestivamente in caso di incidente. La mancata o l’errata conoscenza delle manovre e il ritardo nella risoluzione della criticità possono portare a esiti gravi quali la morte o il danno cerebrale e/o cardiaco permanente. In caso di arresto cardiaco, infatti, ogni minuto di arresto diminuisce del 7% la probabilità di sopravvivere. È, quindi, fondamentale – continua la dottoressa Toscani - riconoscere un arresto cardiorespiratorio e avviare tempestivamente gli adeguati soccorsi. Le morti nei bambini causate da ostruzione delle vie aeree risulteranno, infatti, evitabili solo se i primi soccorritori saranno in possesso di tutte le competenze tecnico pratiche per riuscire a eseguire le manovre in maniera precisa e sequenziale».
Un altro obiettivo strategico del progetto riguarda la sensibilizzazione della popolazione sul problema e la diffusione della conoscenza delle linee guida che rientrano nelle modalità di prevenzione primaria, utili a salvare una vita umana.
«L’attività formativa – chiarisce ancora Catia Pagnutti, Responsabile del Centro Attività Formative del Burlo - ha l’obiettivo di raggiungere il maggior numero possibile del personale scolastico della regione Friuli Venezia Giulia. I contenuti del corso, infatti, vertono principalmente sui seguenti temi: prevenzione della salute in età pediatrica nell’ambiente scolastico; modalità e le sequenze delle procedure da adottare in caso di ostruzione delle vie aeree per il mantenimento delle funzioni vitali al fine di diminuire gli esiti avversi».
Il Burlo promuove da molti anni una campagna di prevenzione e istruzione al pubblico fornendo gli strumenti necessari per poter fronteggiare la specifica emergenza. Sulla base del progetto, la struttura del Burlo ha individuato due diversi corsi: il primo, denominato Bsl-D (Basic Life Support – Defibrillation - rianimazione cardio-polmonare), con una durata di 5,30 ore affronta il tema dell’arresto cardiorespiratorio nei bambini, spiegando come rispondere tempestivamente, sia attraverso lezioni teoriche, sia con simulazioni pratiche su manichini; il secondo, denominato “Disostruzione delle vie aeree”, con una durata di 2 ore affronta il tema del pericolo dell’ostruzione delle vie aeree nei bambini, impartendo procedure sulla modalità di disostruzione.
Il Direttore generale dell’Istituto, dottor Stefano Dorbolò, ha sottolineato come «anche per questo progetto l’Istituto è chiamato a rappresentare il punto di riferimento per lo sviluppo di attività che riguardano la salute della popolazione pediatrica e che, travalicando i confini del territorio triestino, si estendono all’ambito regionale. Ringrazio il Centro Attività Formative per il coordinamento e la gestione della formazione, i professionisti che mettono a disposizione le loro competenze e l’amministrazione regionale attraverso la Direzione Salute, politiche sociali e disabilità per il mandato conferito e la fiducia accordata al Burlo e la Direzione Centrale Lavoro, formazione, Istruzione e Famiglia che ha reso possibile questa proficua collaborazione».