Cisint su sentenza Tar: "Monfalcone ricorrerà a Consiglio di Stato per garantire legalità e sicurezza"

Cisint su sentenza Tar: "Monfalcone ricorrerà a Consiglio di Stato per garantire legalità e sicurezza"

Il Comune di Monfalcone ricorrerà al Consiglio di Stato a seguito delle ordinanze del Tar regionale sui provvedimenti del Comune per la chiusura dei due centri islamici presenti in città, emanati dopo aver accertato che le associazioni islamiche operavano al di fuori delle norme urbanistiche e del rispetto dell’incolumità pubblica. 

Peraltro, il Tar, in sede di sospensiva, nel febbraio scorso, aveva ritenuto fondate le questioni urbanistiche sollevate dall’ente. 

“Leggerò con attenzione il contenuto dei provvedimenti - rileva il sindaco, Anna Maria Cisint - ma non si può che rimanere sconcertati da una decisione che mortifica il rispetto delle norme che sovrintendono alle regole urbanistiche della nostra città e che devono essere rispettate da tutti, senza privilegi di sorta. 

Nello stesso tempo, in questo modo si ignorano e si calpestano le esigenze di sicurezza e di legalità legate alle modalità di accesso e affollamento dei centri islamici, che mettono a rischio e limitano la libertà degli altri cittadini. 

Non è possibile che attraverso delle sentenze possano essere messe in discussione e annullate le prescrizioni e i contenuti dei regolamenti urbanistici di una città, così come non è accettabile non consentire al Comune di assumere i necessari provvedimenti di ordine pubblico che incidono sulla collettività. 

Ci appelleremo al Consiglio di Stato per dimostrare la correttezza della nostra azione, che stiamo portando avanti per garantire ai monfalconesi le necessarie condizioni di legalità e sicurezza. 

Tra l’altro, le ordinanze del Tar sono giunte prima dei provvedimenti che ancora deve assumere il Consiglio di Stato e pongono anche altre perplessità e interrogativi sulle motivazioni delle valutazioni che sono state fatte”.