Caso Garlasco, parla la mamma di Stasi: “Non ho mai fatto quello scontrino, era di mio figlio”
Ospite di Federica Panicucci nel programma Mattino Cinque su Canale 5, la madre di Alberto Stasi, condannato per l’omicidio di Chiara Poggi, è tornata a parlare del dettaglio che per anni ha alimentato dubbi e teorie: lo scontrino del parcheggio di Vigevano, elemento chiave emerso durante le indagini sul delitto di Garlasco.
Con voce ferma, la donna ha voluto chiarire una volta per tutte la propria versione dei fatti: “Sono uscita di casa dopo le otto perché dovevo andare a Gambolò. Il negozio dove dovevo recarmi era chiuso, sono quindi tornata a casa. Quando sono rientrata erano le dieci meno dieci, mio figlio ha preso le chiavi della macchina ed è uscito. Io a Vigevano non ci sono mai andata, non ho mai fatto nessuno scontrino e non ho mai dato nulla a mio figlio: lo scontrino se l’è fatto lui”.
Un racconto dettagliato, che si inserisce in un contesto ancora oggi discusso a distanza di anni. Alla domanda della conduttrice sul perché quello scontrino sia stato conservato così a lungo, la madre di Stasi ha risposto con tono deciso: “Lo ha trovato mio marito, ma ho voluto tenerlo io. Negli anni Ottanta ho lavorato in un carcere di massima sicurezza come vigilatrice penitenziaria, e lì impari una cosa: qualsiasi cosa succeda, parati sempre il fondo schiena. Quando ho trovato quello scontrino, che indicava che mio figlio si trovava a Vigevano proprio quella mattina, ho pensato fosse giusto conservarlo”.
Una testimonianza che riapre il dibattito su uno degli episodi più discussi della cronaca italiana, tra ricostruzioni, analisi e ricordi che continuano a dividere l’opinione pubblica.