Blitz antimafia nel cantiere di Cattinara: controlli a tappeto per prevenire infiltrazioni criminali
Questa mattina, su disposizione del Prefetto di Trieste Pietro Signoriello, un’operazione congiunta ha interessato il cantiere dedicato alla ristrutturazione e ampliamento dell’Ospedale di Cattinara e alla realizzazione della nuova sede dell’I.R.C.C.S. Burlo Garofalo.
L’intervento ha coinvolto personale della Direzione Investigativa Antimafia (DIA), della Questura, del Comando Provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, insieme all'Ispettorato Territoriale del Lavoro e al Provveditorato alle Opere Pubbliche di Trieste.
Prevenzione delle infiltrazioni mafiose
L’iniziativa rientra nel quadro dei controlli previsti dal Codice Antimafia, coordinati dai Gruppi interforze istituiti presso ogni Prefettura. L’obiettivo principale è prevenire tentativi di infiltrazione mafiosa e garantire la regolare esecuzione delle opere pubbliche.
Durante l'ispezione, sono stati verificati:
il numero e i nominativi dei lavoratori presenti;
i mezzi impiegati;
i contratti di fornitura e subappalto della ditta affidataria.
Numeri e dati raccolti
Nel corso dell’operazione sono state controllate:
40 persone fisiche;
9 operatori economici;
12 automezzi e mezzi da lavoro.
Inoltre, è stata acquisita la documentazione relativa all’appalto, ora al vaglio del Gruppo Interforze per ulteriori approfondimenti.
Un monitoraggio costante
L’ispezione rappresenta un tassello dell’attività ordinaria di prevenzione antimafia, che mira a proteggere i lavori pubblici da eventuali rischi di intromissione da parte della criminalità organizzata. I dati raccolti confluiranno nella banca dati dell’Osservatorio Centrale Appalti Pubblici presso la DIA, per un monitoraggio centralizzato e coordinato.