Arrestato due volte in un giorno e sempre libero in via Gambini, Polidori: "Vergogna" (VIDEO)

Arrestato due volte in un giorno e sempre libero in via Gambini, Polidori: "Vergogna" (VIDEO)

Durante la diretta serale di Trieste Cafe, Paolo Polidori interviene sul caso che da giorni preoccupa i residenti di via Gambini: un giovane di origine straniera, indicato dai cittadini anche come di religione musulmana, che verrebbe arrestato più volte e poi sempre rilasciato, nonostante continui a danneggiare auto e creare forti momenti di tensione.

Il video mostrato in studio evidenzia il danneggiamento di veicoli parcheggiati e delle urla che, secondo le testimonianze, contengono anche insulti come «Italia m…». I cittadini riferiscono che questa situazione va avanti da giorni, con continui interventi della polizia.

«Una vergogna» secondo Polidori

Polidori definisce la situazione “una vergogna”, sottolineando che il problema non riguarda le forze dell’ordine – che intervengono puntualmente – ma il meccanismo successivo, quello che porta alla liberazione immediata dell’uomo fermato.

Secondo lui, così facendo, si espongono a rischi sia i cittadini sia gli operatori di polizia, perché una persona che sa di essere impunita potrebbe presentarsi armata o reagire in modo più pericoloso.

Il nodo del sistema che si blocca dopo l’arresto

Per Polidori, il punto critico è il momento in cui la persona arrestata viene portata davanti al giudice. Qui, nella sua opinione, si interrompe il processo di tutela della sicurezza: l’uomo viene rilasciato immediatamente e, il giorno dopo, si ripetono gli stessi comportamenti.

Polidori ritiene fondamentale capire se la causa sia normativa, cioè legata alla legge, oppure interpretativa, ma in ogni caso considera indispensabile un cambiamento.

L’esasperazione della popolazione e la fiducia che si sgretola

Polidori segnala come molti cittadini ormai vivano con una sensazione crescente di frustrazione. Ogni giorno assistono a comportamenti illegali, puntualmente segnalati alle forze dell’ordine, ma senza alcun effetto concreto.

Questo, secondo lui, mina la fiducia nelle istituzioni e alimenta un clima di insicurezza.

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