Allarme crociere 2026, Maurizio Bucci molto preoccupato: "Trieste rischia un calo del 55%!!!"

Allarme crociere 2026, Maurizio Bucci molto preoccupato: "Trieste rischia un calo del 55%!!!"

Durante la diretta dal villaggio Barcolana sulla terrazza Fotomauro-Trieste Cafe, Maurizio Bucci, esperto di crociere, ha parlato dell’importanza del settore crocieristico per Trieste, soffermandosi su dati occupazionali e sull’impatto economico e promozionale per la città. Bucci ha evidenziato come il settore delle crociere, con servizi diretti e indotti, generi circa 250 posti di lavoro, supportando numerose famiglie triestine. "Un’opportunità fondamentale per una città come Trieste, caratterizzata da un alto tasso di anzianità," ha sottolineato l'esperto, spiegando che molti di questi posti sono occupati da giovani.

500 mila visitatori: la pubblicità gratuita che Trieste non ha pagato

Bucci ha inoltre discusso del valore promozionale delle crociere per Trieste, sottolineando come la città abbia accolto 500.000 passeggeri durante la stagione 2024 senza spendere un euro in pubblicità. "I crocieristi hanno potuto passeggiare in Piazza Unità e ammirare la città, condividendo la loro esperienza attraverso i social media," ha spiegato, enfatizzando come questo abbia generato un’enorme visibilità per Trieste, pari a milioni di euro di investimento pubblicitario gratuito.

Le prospettive per il 2026: un anno critico per Trieste

Guardando al futuro, Bucci ha lanciato un allarme per il 2026. "La situazione sarà molto critica: prevediamo una riduzione del 55% dei passeggeri," ha affermato, spiegando che questo calo potrebbe portare le presenze da 500.000 a circa 230.000-240.000 passeggeri. Bucci ha invitato le istituzioni e tutti i lavoratori del settore a prendere posizione e a difendere un comparto che rappresenta una risorsa fondamentale per la città. "Se crediamo nella crocieristica, dobbiamo investire e modernizzare le nostre infrastrutture," ha dichiarato.

Concorrenza agguerrita: Trieste deve investire per restare competitiva

Bucci ha poi sottolineato la necessità di migliorare le infrastrutture portuali della città per competere con altri porti del Nord Adriatico come Capodistria e Pola, che stanno investendo milioni di euro in nuovi terminal. "Trieste rischia di perdere mercato se non si adatta," ha spiegato, citando esempi di altre città che stanno investendo nel settore per attrarre navi da crociera e offrire servizi di qualità.

La visione per il futuro: investire ora per garantire continuità

Maurizio Bucci ha concluso l’intervista con un appello: "Trieste non deve essere solo una città di pensionati, ma una città che guarda al futuro, che sfrutta il suo mare e le opportunità economiche che questo offre." Ha sollecitato la creazione di una microstruttura operativa, composta da esperti del settore, per rappresentare la città nelle fiere internazionali e per collegare concretamente il settore crocieristico alla città, garantendo un futuro prospero a Trieste.

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