Ai domiciliari giovane che uccise giapponese a Udine: reo confesso, ora braccialetto elettronico

Ai domiciliari giovane che uccise giapponese a Udine: reo confesso, ora braccialetto elettronico

Buona condotta in carcere, dunque il Gip di Udine ha decretato che possono essere concessi gli arresti domiciliari ma con l'applicazione del braccialetto elettronico. A beneficiarne sarà Samuel Battistella, di 20 anni, di Mareno di Piave (Treviso), che il 22 giugno scorso uccise con un pugno l'imprenditore giapponese Shimpei Tominaga a Udine. A renderlo noto è il difensore del giovane, Stefano Arrigo, il quale al Messaggero Veneto ha specificato che la misura cautelare si applica per inquinamento di prove o se c'è il pericolo di fuga, elementi che non sono applicabili al caso in questione. Samuel uccise con un pugno al volto l'imprenditore Shimpei Tominaga, di 56 anni, trasferitosi a Udine da tempo in un locale del centro storico del capoluogo friulano. Tominaga era morto dopo tre giorni di agonia all'ospedale Santa Maria della Misericordia. Il braccialetto non è ancora arrivato, ha indicato il legale al Messaggero Veneto, dunque il giovane resterà in carcere fino a quando non sarà consegnato e applicato, poi potrà tornare a casa dai genitori. Battistella aveva confessato agli agenti della Squadra mobile di Udine che lo avevano arrestato di essere stato lui a sferrare il pugno, spiegando però che le sue intenzioni non erano quelle di uccidere. Con lui c'erano due coetanei, nei loro confronti il pm Laura Collini aveva formulato l'accusa di concorso morale in omicidio preterintenzionale. I due imputati, ricorda il quotidiano friulano, sono in attesa del giudizio della Corte di Cassazione che deve pronunciarsi sul ricorso della procura di Udine contro la decisione del Tribunale di riesame di Trieste che aveva annullato l'ordinanza del gip di Udine facendo cadere il reato di concorso morale in omicidio. (ANSA DO-YT8