Affonda un peschereccio nel porto di Trieste: intervento tempestivo della Guardia Costiera e Vigili del Fuoco
Nella notte scorsa, un peschereccio in disarmo da alcuni anni è affondato presso il porto di Trieste, all’ormeggio situato nei pressi del mercato ittico, banchina ex Gaslini. Fortunatamente, non si sono registrati né feriti né vittime, ma l’episodio ha richiesto un intervento immediato per evitare rischi ambientali e per garantire la sicurezza portuale.
Intervento coordinato delle autorità
Sul posto sono intervenuti con rapidità:
- la Guardia Costiera,
- i Vigili del Fuoco,
- una società specializzata in operazioni di contenimento e bonifica ambientale.
Le operazioni sono state coordinate dalla Capitaneria di Porto, che ha agito tempestivamente per evitare la dispersione di idrocarburi in mare. A tale scopo, sono state immediatamente installate panne antinquinamento attorno al relitto per contenere possibili fuoriuscite di sostanze inquinanti.
Monitoraggio costante per scongiurare rischi
Sebbene il peschereccio non fosse più operativo da tempo e non costituisse un pericolo immediato per la navigazione, l’episodio ha attivato tutte le misure di controllo necessarie. Le autorità stanno monitorando attentamente la situazione per escludere ulteriori rischi ambientali e garantire la sicurezza delle attività portuali.
Rimozione del relitto e messa in sicurezza dell’area
Le operazioni di rimozione del relitto e di messa in sicurezza proseguiranno nelle prossime ore. Il lavoro sarà svolto sotto il coordinamento delle autorità locali con l’impiego di attrezzature specializzate per fronteggiare ogni emergenza e assicurare la piena bonifica ambientale dell’area.
L'intervento tempestivo della Guardia Costiera e dei Vigili del Fuoco ha permesso di contenere l’emergenza e di ridurre al minimo eventuali impatti sull’ambiente marino, a dimostrazione dell’efficacia della sinergia tra le forze operative del territorio.