Renzi, mi piacerebbe che l'Italia tornasse a sognare

Renzi, mi piacerebbe che l'Italia tornasse a sognare

"Mi piacerebbe un'Italia che tornasse a sognare" e in cui politici e amministratori non si limitassero "a scelte day by day". Lo ha detto Matteo Renzi intervenendo all'Assemblea dell'Ance nella sua qualità di ex sindaco di Firenze. "Io ho la fortuna di fare esperienze internazionali che rivendico - ha spiegato - in cui ci sono progetti avveniristici. Per esempio io sono nel board di una società che in Arabia Mion progetta una città che ribalta il paradigma delle città. Qual è l'elemento affascinante? Lì non c'è paura del futuro, qui i sindaci, i politici, gli amministratori, preferiscono il day by day anziché spaccare tutto". "Il Rinascimento - ha proseguito - nasce anche dalla capacità di osare. Oggi c'è capacità di osare? Il Pnrr - che coinvolge tre governi, non solo Meloni - è un atto coraggioso o un insieme di progetto belli ma settoriali? Questo manca. Il sindaco si deve occupare della buca, ma avendo il progetto universale. A Firenze avevo un enorme elenco di problemi ma sapevo che ero al governo di Firenze". "Secondo me - ha insistito - non c'è questa progettualità. Il Pnrr manca di anima. Dove è l'orizzonte dell'Italia nell'Intelligenza Artificiale?. E' l'aspetto che piu mi inquieta della fase attuale. Mi piacerebbe un'Italia che tornasse a sognare". "C'è nella classe dirigente italiana - ha infine domandato - nella politica ma non solo, la consapevolezza che siamo l'Italia e abbiamo bisogno di futuro? Perché senza futuro l'Italia è morta". (ANSA).  IA