Un triestino: 'Lavoro fatto con il cuore da personale sanitario ma troppa maleducazione ed offese'
Riceviamo e pubblichiamo
'Scrivo queste righe in anonimato, in riflessione all'ultimo post sui ringraziamenti per il soccorso al signore in seguito deceduto, ed esprimo le mie più sentite condoglianze.
In merito al citato post, ho letto dei commenti sgradevoli, poiché questi lamentavano il fatto di aspettare ore il mezzo di soccorso, oppure persone che dopo ore di attesa in triage se ne sono andate.
Voglio specificare che, i soccorritori corrono per le tante chiamate ogni giorno ed ogni notte, per sette giorni alla settimana, 365 giorni l'anno, non importa se festivi o meno, loro ci sono sempre. Questi, si fanno un bel mazzo con tutto l'amore possibile nei confronti del prossimo, senza nulla avere in cambio. Questi sono felici di portare il sorriso ad un anziano, sono i primi che hanno a che fare nelle situazioni particolari e anche disperate, e ciò nonostante non mancano mai di rispetto a nessuno. Non importa l'etnia, la simpatia, l'età, per loro tutti sono uguali.
In molti casi vengono additati per i ritardi...
Vi siete mai chiesti quante ambulanze ci sono sul territorio? Penso proprio di no. Non arrivano a 10, e coprono da Sistiana fino a Muggia. Queste hanno personale che lavora su 12 ore di turno. A volte per loro diventa anche difficile riuscire a fare pipì o semplicemente bere un caffè, perché di tempo non ne hanno.
Quante volte avete visto un mezzo di soccorso a prendere un caffè? Se sono lì, vuol dire che in quel momento ne hanno la possibilità, e se arriva la chiamata in quel momento il caffè viene lasciato al banco, perché l'importante è la missione che si ha da compiere.
Sapete quante volte questi arrivano dall'infortunato e vengono insultati?! Troppe! Ma ciò nonostante svolgono il loro lavoro a regola d'arte.
Sapete quante volte occupano una pubblica via poiché la strada non permette di poter lasciare libero il passaggio e vengono insultati dagli automobilisti?! Troppe volte! Ma, forse non sapete che il mezzo di soccorso deve cercare di stare più vicino possibile alla destinazione, nell'eventualità che possano servire strumenti all'interno di questa.
Sapete quante volte il mezzo non arriva il più vicino al portone perché ci sono veicoli parcheggiati in maniera non idonea procurando ritardi?? Un infinità.
Sapete perché l'ambulanza viene aspettata tanto? Perché nella buona maggioranza dei casi, sono codici bianchi o verdi, quindi nulla di urgente, e la maggior parte delle volte questi utenti potrebbero farsi accompagnare da qualcuno, un parente, un amico, un vicino di casa, un taxi, invece no, esigono l'ambulanza, questi signori miei possono aspettare.
Buona parte dei codici bianchi o verdi che pretendono il trasporto con l'ambulanza sono gli stessi che poi nella maggior parte dei casi si autodimettono perché stufi di aspettare in pronto soccorso.
Intendendo questo, vuol dire che l'utente cammina, e come camminando se ne va, così poteva fare a meno di impegnare un mezzo di soccorso che magari servirebbe a chi ne ha più bisogno.
Poi ci sono quelli che pubblicano la foto sui social, denigrando il personale... Ma siete seri?!
Ci dovrebbe esser un buon uso del sistema, perché così facendo si creano solo inutili attese.
Sapete qual è la frase ricorrente dell'utenza? Vado con l'ambulanza perché così faccio prima e poi non pago niente... E no, non funziona così!
In tanti avrebbero bisogno di un minimo di educazione sanitaria, allora si che tutto il sistema tanto additato funzionerebbe meglio.
A Trieste abbiamo tanto sul territorio, ma per menefreghismo o ignoranza si cerca sempre di avere tutto gratis e subito.
Per le non urgenze si può chiamare il proprio medico, e non dire "me secca disturbarlo", si può contattare la guardia medica nei giorni e orari prestabiliti, chi è a carico del distretto può avere una valutazione, e così via.
Non voglio perdermi in lungaggini, ma, sarebbe consigliabile anche un semplice corso di primo soccorso, per poter capire in maniera semplice e consapevole cos'è un emergenza, un urgenza, la differibilità e la non urgenza.
Queste righe, sono frutto di ragionamento basato sulla coerenza delle proprie azioni, e come tale dovrebbe dare adito alla riflessione personale.
Quindi, grazie a tutti i servizi di emergenza, siete voi che vi fate in quattro per tutti noi.
Buona fine e buon principio a tutti, soprattutto a chi anche oggi vigilerà ssu di noi.
Buon anno gente!