L’Iran ha nascosto i veri dati sui morti da Covid-19: decessi tre volte superiori

L’Iran ha nascosto i veri dati sul coronavirus nel Paese, segnalando solo 14 mila morti a fronte dei 42 mila decessi che si sarebbero invece registrati nel Paese. A mostrare la vera portata della pandemia che ha colpito il Paese è stato un servizio della Bbc, che ha mostrato i documenti ufficiali pervenuti in forma anonima all’emittente. L’Iran era finito nell’occhio del ciclone già alcune settimane fa quando era stato rivelato uno studio del ministero del ministero della salute. In questo studio si mostrava come la pandemia non fosse limitata a 269 mila persone, ma che il virus avesse infettato ben 25 milioni di cittadini a fronte di una popolazione totale di 86 milioni. Il Paese, dopo aver affrontato un primo lockdown a marzo, durato due mesi, è ora alle prese con una seconda ondata di contagi che stanno portando a introdurre nuove restrizioni per i cittadini. Secondo i documenti dell’emittente i dati del governo sarebbero ben diversi da quelli resi noti dal ministero della sanità, sarebbero infatti quasi 42 mila i decessi registrati, contro i 14.405 annunciati pubblicamente. Il triplo di quelli annunciati quindi dal ministero della salute di Teheran. Ma anche sui contagi i documenti dell’emittente mostrano delle incongruenze, infatti, le persone infettate dal coronavirus non sarebbero le 278.827 denunciate, ma ben 451.024. I documenti mostrerebbero inoltre un altro dato piuttosto preoccupante, il primo decesso per coronavirus si sarebbe verificato il 22 gennaio, ben un mese prima rispetto a quanto dichiarato ufficialmente dal governo. I dati secretati mostrano quindi una dimensione dell’epidemia ben diversa da quella resa nota dalle fonti ufficiali, che sembrerebbero aver ridimensionato le proporzioni della pandemia nel Paese.