Fvg verso la zona arancione, cosa cambia?

L’aumento repentino dei ricoveri potrebbe portare già dalla prossima settimana il Friuli Venezia Giulia in zona arancione, ma cosa cambia dall’attuale zona gialla? In zona arancione sono sempre permessi gli spostamenti all’interno del proprio Comune, mentre gli spostamenti verso altri Comuni della stessa Regione e verso altre Regioni sono consentiti a chi non ha il Green Pass solo per ragioni di necessità, da giustificare con autocertificazione. Per chi ha il Green Pass base e quello rafforzato, invece, può muoversi liberamente all’interno e fuori dalla Regione. Fa eccezione la regola sugli spostamenti da Comuni di massimo 5mila abitanti verso altri Comuni entro 30km, eccetto i capoluoghi di provincia: in tal caso lo spostamento è consentito per tutti. Il servizio di scuolabus è regolarmente garantito a tutti. In tutta Italia, per prendere i mezzi di trasporto pubblico o privato di linea serve, dal 10 gennaio, il super green pass. Fino al 9 gennaio, è sufficiente anche una certificazione base, quindi ottenuta grazie al tampone. In zona arancione, così come nelle altre fasce, il Green pass “base” è obbligatorio per accedere ai luoghi di lavoro. Chi ha il Super Green Pass può parimenti accedere agli spazi lavorativi, mentre chi non è in possesso di certificazione verde ottenuta attraverso vaccino o tampone non potrà entrarvi. In zona arancione possono entrare nei negozi che vendono beni o servizi alla persona tutti i cittadini, a prescindere se abbiano o meno il Green Pass o il Super Green Pass. Anche l’accesso agli uffici pubblici per usufruire dei servizi è sempre consentito. L’accesso ai centri commerciali, invece, è consentito a tutti nei giorni feriali, mentre nei giorni festivi è consentito solo a chi ha il Super Green Pass. Per i bar e i ristoranti, dal 10 gennaio obbligo di Green Pass rafforzato per consumare al banco e per sedere sia al chiuso che all’aperto. Questa regola vale in tutta Italia. In arancione, obbligo di green pass rafforzato per il servizio di ristorazione, all’aperto e al chiuso, per chi alloggia nelle strutture alberghiere e per gli esterni. Sempre semaforo verde e libertà per l’attività sportiva all’aperto, anche in zona arancione. Dal 10 gennaio, per palestre, piscine e spogliatoi serve il green pass rafforzato. Stesso discorso per gli sport di squadra in ambienti chiusi. Per gli spettacoli al chiuso ci vuole il super green pass. Si parla di teatri, concerti, cinema. Stesso discorso per quanto riguarda i musei e le mostre. Vietato consumare cibi all’interno della sala in cui si svolge l’evento. Stadi, palazzetti ed eventi sportivi L’accesso agli eventi e alle competizioni sportive in stadi e palazzetti è limitato a chi ha il super green Pass. La capienza degli stadi e palazzetti non deve superare il 60% del totale al chiuso e il 75% all’aperto. L’accesso a cinema, teatri, sale da concerto, locali di intrattenimento e musica dal vivo al chiuso è permesso solo a chi ha il certificato rafforzato, così come l’accesso a mostre e musei. In zona rossa o arancione, è possibile mettere in Didattica a Distanza anche tutta la classe ma solo al verificarsi di precise condizioni: “esclusivamente in zona rossa o arancione e in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica … nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalità”. E, in particolare, come espresso chiaramente nel decreto legge del Consiglio dei ministri del 5 gennaio scorso, si opererà in questo modo: “In quelle dell’infanzia, con un positivo si va in quarantena per 10 giorni mentre alle elementari, con un caso si applica la sorveglianza con test al primo e dopo cinque giorni, mentre con 2 casi si resta a casa per 10 giorni”. In medie e superiori, invece, con due casi si resta in classe (con l’autosorveglianza e l’ utilizzo della mascherina Ffp2) con tre casi vanno in Didattica a Distanza per 10 giorni solo i non vaccinati e chi si è vaccinato da più di quattro mesi e solo con 4 casi tutta la classe è a casa.