Anche la Siberia brucia

Ottocentomila ettari di foreste in fiamme con danni incalcolabili per l’ambiente e per l’economi. «E livelli record di emissioni» avvertono gli analisti di Ener2Crowd.
 
A Jakutsk, una delle città più fredde del pianeta in inverno, le temperature sono più alte di addirittura oltre 10°C. Appena 17 mesi per salvare la Terra: è questo il tempo che rimane al crowd —ossia agli abitanti del pianeta— per trasformare le proprie abitudini distruttive in un aiuto prezioso al risanamento delle condizioni ambientali.
 
«La devastazione è ovunque e il problema è globale. Bisogna intervenire subito per prevenire piuttosto che “curare” e salvare così il futuro delle prossime generazioni» sostiene Giorgio Mottironi, cso e co-fondatore del gruppo
 
«Bisogna agire in massa contro il climate change, non ci rimane molto tempo per combatterlo» ribadisce Mottironi.
 
Ma è appunto necessario un maggiore impegno del crowd, della gente, ed agire così in massa. Il “crowd” può incoraggiare il mercato spingendolo verso nuovi tipi di strumenti, tra i quali il più innovativo il lending crowdfunding ambientale ed energetico.
 
L’idea è quella di convincere quella massa critica di risparmiatori che da sempre puntano sugli investimenti più sicuri possibili —che una volta immobili e titoli di Stato— oggi in fuga dai prodotti finanziari dai rendimenti irrisori e non più solidi come un tempo.