A Rapallo distrutta la lapide Martiri delle foibe

La scorsa notte, ignoti vandali hanno distrutto la targa posta ai piedi del monumento dedicato dalla città di Rapallo ai Martiri delle foibe, posizionato nell’omonimo piazzale antistante l’ingresso del Cimitero di San Pietro.

“Esprimiamo sdegno e condanna per questo vile gesto – dichiara Emanuele Merlino, presidente nazionale del Comitato 10 Febbraio – un atto vandalico che prende forza dai giustificazionismi sul dramma delle foibe e dell’esodo. Le dichiarazioni che l’ANPI ha fatto contro l’intitolazione a Norma Cossetto, che ricordiamo è Medaglia d’Oro al Merito Civile, dei giardini pubblici di Pescara, Assisi e Siena, rischiano di creare terreno fertile per questi atti vandalici.”

Il Comitato 10 Febbraio invita il Comune di Rapallo a ripristinare al più presto la targa distrutta e avanza alcune proposte per dare una risposta forte agli idioti che si divertono a vandalizzare un monumento.

“Chi distrugge le targhe ai Martiri delle foibe – prosegue Merlino – cerca di tappare la bocca a tutti noi, vuole che di questa tragedia non si parli. Per questo dobbiamo intensificare l’informazione e organizzare eventi capaci di costruire una memoria condivisa.

Con l’occasione, il nostro Comitato propone di apporre una targa, in occasione del centenario  della firma del Trattato di Rapallo, simile a quella che già esiste nell’androne del Palazzo comunale.

Infine, chiediamo di organizzare, a emergenza corona virus finita, un convegno internazionale sul trattato, firmato il 12 novembre 1920, tra l’Italia e il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, nel quale si stabilirono consensualmente i confini delle due Nazioni.

Il Trattato di Rapallo è importantissimo – conclude Merlino - perché rappresentò il coronamento del processo risorgimentale di unificazione dell’Italia sino al confine orientale alpino.”