Cultura: Anzil, Borderless è arte che esce dal museo e invade Trieste
"La cultura di frontiera è avanguardia e oggi questa invasione della città da parte dell'arte che esce dai musei e vive nel tessuto urbano come accade nelle grandi capitali europee e del mondo - pensiamo a Parigi e Londra - si manifesta a Trieste, dove si respira già il profumo della capitale europea della Cultura che unisce Nova Gorica con Gorizia ma che si espande a tutto il territorio della regione".
È la riflessione che il vicegovernatore Mario Anzil ha portato oggi al taglio del nastro di Borderless, la mostra fotografica a cielo aperto, sostenuta dalla Regione, che espone in dieci immagini di grandi dimensioni firmate da Massimo Gardone le opere di altrettanti giovani designer finalisti dell'edizione 2024 di ITS Contest. Si tratta di Clémentine Baldo (Francia), Momoka Sato (Giappone), Daniel Bosco (Canada), Silvia Acien Parrilla (Spagna), Shanon Poupard (Francia), Ju Bao (Cina), Marcel Sommer (Germania), Tomoshiro Shibuki (Giappone) e Mert Serbest (Turchia) e Chelsea Jean Lamm (Germania), generazione di talenti creativi che hanno trovato a Trieste un punto di incontro in cui è riflesso il concetto di confine, non più inteso come barriera ma come luogo di contatto e di scambio.
"La fredda giornata di oggi con i suoi raggi di sole in cui s'infiltrano le avvisaglie della futura primavera - ha osservato Anzil - suggerisce la metafora di un'avanguardia, ricca di colori e di forme, che si esprime a Trieste nel linguaggio della moda grazie a ITS Arcademy proiettando i suoi messaggi nel contesto ideale di GO!2025".
Il vicegovernatore, insieme al sindaco Roberto Dipiazza e al vicesindaco Serena Tonel, hanno percorso la via Cassa di Risparmio dove sono montate le installazioni, accompagnati da Gardone e da Barbara Franchin, presidente della Fondazione ITS.