Burlo e CRO di Aviano, stabilizzati 19 ricercatori, la Regione investe oltre 5 milioni di euro

Burlo e CRO di Aviano, stabilizzati 19 ricercatori, la Regione investe oltre 5 milioni di euro

Il Friuli Venezia Giulia investe nel futuro della ricerca scientifica. La Regione ha approvato un importante provvedimento per la stabilizzazione a tempo indeterminato di 19 nuovi ricercatori che operano negli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) del territorio: il Burlo Garofolo di Trieste e il CRO di Aviano. Un’azione che porta a 83 il numero complessivo dei ricercatori stabilizzati, garantendo continuità, sicurezza lavorativa e un futuro certo a figure professionali di altissimo profilo.

Grazie alle Linee annuali per la gestione del Servizio sanitario regionale (delibera n.1420 del 17 ottobre 2025), la Regione ha stanziato oltre 5 milioni di euro per sostenere integralmente il costo del personale: 1,6 milioni per il Burlo e 3,5 milioni per il CRO. A partire dal 2026, la spesa sarà totalmente a carico della Regione, segnando una svolta nella politica del capitale umano in sanità.

L’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi, durante la presentazione ufficiale a Udine insieme ai direttori generali Francesca Tosolini (Burlo) e Giuseppe Tonutti (CRO), ha definito l’intervento “un passo decisivo per far esprimere pienamente il talento dei nostri giovani e consolidare un percorso virtuoso che i due istituti incarnano nelle rispettive competenze scientifiche”.

Secondo Riccardi, la stabilizzazione “non è solo una questione economica, ma di dignità e sicurezza professionale. Chi dedica la vita alla ricerca deve poter contare su certezze: sapere di poter continuare a lavorare, progettare e crescere. È un modo concreto per valorizzare il capitale umano e contrastare la fuga dei cervelli”.

Il Burlo Garofolo di Trieste, punto di riferimento nazionale per la ricerca materno-infantile, conta attualmente 48 ricercatori sanitari, di cui 11 già stabilizzati, e 21 collaboratori di ricerca, nove dei quali a tempo indeterminato. Entro fine anno saranno assunti 12 ricercatori e 3 collaboratori a tempo indeterminato, consolidando ulteriormente il percorso di crescita dell’Istituto.

Il CRO di Aviano, eccellenza oncologica italiana, impiega invece 34 ricercatori sanitari e 42 collaboratori di ricerca, con un piano di ampliamento che porterà a stabilizzare altri 4 professionisti entro fine 2025.

Riccardi ha poi sottolineato il valore strategico di questa misura: “La ricerca non è solo scienza, ma è speranza. Significa offrire cure più efficaci, meno invasive e sempre più innovative. I risultati ottenuti dai nostri istituti mostrano che investire nel sapere produce benefici concreti per la salute dei cittadini.

L’assessore ha infine ricordato che “razionalizzare non vuol dire tagliare, ma migliorare. Ridurre il numero dei reparti materno-infantili, ad esempio, è stata una scelta di qualità: meno dispersione di risorse, più sicurezza per madri e bambini. È questa la direzione della sanità moderna, basata su ricerca, innovazione e competenza”.