Siulp: "Emergenza sicurezza, organici ridotti, Trieste perde un quarto dei poliziotti dal 2003"
La carenza di personale nella Polizia di Stato di Trieste e nel Friuli Venezia Giulia raggiunge livelli critici. A denunciarlo è il Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia (SIULP) attraverso un comunicato stampa che fotografa la situazione allarmante: dal 2003 al 2025 il numero degli agenti nella sola Questura di Trieste è sceso da 561 a 427 unità, con una perdita netta di 134 poliziotti, pari al 24% dell’organico.
Un problema che si protrae da 15 anni
Secondo il SIULP, da oltre quindici anni la problematica è al centro delle rivendicazioni sindacali a livello nazionale. La situazione in Friuli Venezia Giulia è aggravata dalla gestione della rotta balcanica, con il continuo flusso di migranti che attraversano la regione alla ricerca di una vita migliore. Questo fenomeno impegna ingenti risorse su più fronti:
- Rintraccio dei migranti sul territorio
- Fotosegnalamento e procedure processuali per i casi che rientrano nei reati legati all'immigrazione clandestina e al favoreggiamento
- Atti amministrativi e indagini per smantellare le organizzazioni criminali che gestiscono la tratta di esseri umani
Secondo il SIULP, la criminalità organizzata sfrutta il vuoto lasciato dall'assenza di una politica risolutiva, rimpiazzando rapidamente le reti criminali che vengono smantellate.
Meno poliziotti, più reati: il declino della sicurezza pubblica
Il sindacato denuncia come, nel tempo, i reati predatori siano diventati sempre più frequenti, mentre la funzione preventiva del diritto penale abbia perso efficacia. La carenza di agenti riduce la presenza sul territorio, lasciando spazio a un aumento di episodi di criminalità, con un indebolimento della sicurezza percepita dai cittadini.
Le promesse politiche di un rimpiazzo degli organici si sono rivelate vane, mentre gli strumenti tecnologici come le telecamere di sorveglianza non sono riusciti a sostituire il controllo attivo degli agenti sul campo. Il SIULP teme che la prossima frontiera dell’intelligenza artificiale possa essere utilizzata per giustificare ulteriori tagli, mettendo ancora più a rischio l’ordine pubblico.
La denuncia del SIULP: "La sicurezza in Friuli Venezia Giulia è in pericolo"
Secondo il segretario generale regionale del SIULP, Fabrizio Maniago, la situazione è preoccupante:
“La Polizia di Stato in Friuli Venezia Giulia sta vivendo una lenta agonia. In questi anni l’unica cosa che è stata realmente tagliata è la presenza sul territorio di chi, anche a costo della vita, ha sempre garantito la sicurezza dei cittadini.”
La riduzione del personale e il costante aumento delle emergenze da gestire stanno mettendo in ginocchio il comparto sicurezza, con conseguenze dirette sulla qualità della vita e sulla percezione della legalità da parte dei cittadini.
Cosa accadrà in futuro?
Il SIULP chiede interventi immediati per invertire questa tendenza e riportare gli organici a livelli adeguati. In caso contrario, la sicurezza del Friuli Venezia Giulia potrebbe subire un ulteriore e irreversibile declino.