Roberti: «Il governo italiano revochi l'onorificenza a Tito»

"Il governo italiano revochi l'onorificenza a Tito e condanni, attraverso un'azione oltremodo doverosa nei confronti delle vittime, i crimini commessi dall'esercito jugoslavo contro la popolazione italiana della Venezia Giulia, dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia."
 
Lo chiede l'assessore regionale alle Autonomie Locali e alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti.
 
"Mai prima di ieri il Capo di Stato di una repubblica sorta sulle ceneri dell'ex Jugoslavia si era recato in visita ufficiale alla Foiba di Basovizza: al presidente Pahor va dunque dato pieno merito per aver mosso un enorme passo in avanti sulla via della pacificazione, in primo luogo riconoscendo i crimini commessi da Tito in queste terre di confine."
 
"Per questo - conclude Roberti - apparirebbe incomprensibile, e francamente irrispettoso per la memoria delle vittime, se lo Stato italiano non revocasse immediatamente l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce al maresciallo Tito: un riconoscimento sbagliato all'epoca, e ancor più inaccettabile oggi, alla luce degli storici progressi compiuti."