Movimento 5 Stelle, Danielis e Menis su Porto vecchio: "Operazione di mera speculazione edilizia"

Movimento 5 Stelle, Danielis e Menis su Porto vecchio: "Operazione di mera speculazione edilizia"

Il consiglio comunale di Trieste sta affrontando un confronto intenso sulla delibera che delineerà il futuro del recupero del porto vecchio e lo sviluppo della città. Secondo Elena Danielis, coordinatrice per il Friuli Venezia Giulia del Movimento 5 Stelle, e Paolo Menis, coordinatore provinciale di Trieste del movimento, la politica dovrebbe sempre mirare a migliorare la qualità della vita della comunità locale, anche quando ci si divide sulle modalità per raggiungere questo obiettivo.

Perplessità sul progetto: un futuro per pochi?

Alessandra Richetti, portavoce del Movimento 5 Stelle in consiglio comunale, ha espresso dubbi su un provvedimento che, secondo il movimento, escluderebbe i triestini dal recupero di un'ampia area della città. La preoccupazione principale riguarda la previsione di residenze di lusso destinate a stranieri, che vivrebbero in quei luoghi solo per pochi mesi all'anno. "Il rischio," afferma Richetti, "è di replicare una situazione simile a Portopiccolo, rinunciando a utilizzare spazi importanti per l’insediamento di imprese ad alto valore aggiunto."

Emendamenti bocciati: opportunità perse per la città

Nella giornata di ieri, la maggioranza ha respinto gli emendamenti del Movimento 5 Stelle, che miravano a promuovere alloggi a canone calmierato, residenze per studenti, e iniziative economiche locali. Danielis e Menis sottolineano come queste misure avrebbero distribuito benefici a tutta la comunità triestina, stimolando anche l’occupazione.

Critiche alla gestione del dibattito da parte del presidente del consiglio comunale

I due coordinatori hanno infine criticato l’operato del presidente del consiglio comunale, Francesco Panteca, accusandolo di aver gestito il dibattito in modo parziale, rendendo inammissibili alcune proposte del Movimento 5 Stelle e permettendo emendamenti che, di fatto, hanno tolto quasi tutti gli allegati progettuali alla delibera. "Panteca si è dimostrato di parte e inadeguato a garantire il rispetto delle regole democratiche," concludono.